PRATO, 27feb07 - E’ allarme sètte in Toscana. Circa 500 gruppi praticano i cosiddetti
“culti religiosi abusanti”, la metà del totale nazionale. E’ quanto emerso nei giorni
scorsi a Prato durante un convegno con la collaborazione la diocesi di Prato. “I
culti abusanti continuano a crescere e diventano sempre più numerosi - ha detto Patrizia
Santovecchi, presidente dell’Osservatorio nazionale di abusi psicologici -. In Italia
coinvolgono quasi due milioni di persone”. Si viene irretiti in momenti di difficoltà
personale – ha aggiunto – e circondati da un ‘bombardamento d’amore’ che crea fiducia
e dipendenza. Diventa poi difficile uscirne perché questi gruppi tendono a fare il
vuoto attorno al malcapitato, mettendolo contro la propria famiglia”. Secondo Francesco
Nannucci, dirigente della Squadra mobile di Prato e responsabile della Squadra anti
sette, "i reati più comuni collegati a questo fenomeno vanno dalla truffa ai reati
contro il patrimonio in genere, a quelli contro la persona, con violenze anche sessuali,
fino alla profanazione di tombe". Tra le matrici dei gruppi "abusanti" alcuni si richiamano
alla matrice cristiana, al satanismo, ai santoni, ai guaritori o a guru di ispirazione
orientale. "Non vogliamo fare una caccia alle streghe - ha detto mons.Gastone Simoni,
vescovo di Prato, che insieme alle diocesi di Firenze, Pistoia e Fiesole hanno attivato
uno sportello apposito -. Il problema non è che queste persone cerchino un'alternativa
al cristianesimo, ma il fatto che questi gruppi impongono un giogo pesantissimo. Nostro
dovere è non tacere e non abbandonare le famiglie in uno stato di ignoranza". (Sir
– MANCINI)