2007-02-23 15:00:20

Inaugurazione, a Roma, dell'Anno Accademico della LUMSA


Ieri pomeriggio, presso l’Aula Magna “Santa Caterina da Siena”, si è tenuta l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2006-2007 della LUMSA, la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma, che è giunta quest’anno al 68.mo anno di fondazione. Alla cerimonia erano presenti il cardinale Carlo Furno, presidente del Consiglio d’Amministrazione della LUMSA, il prof. Giuseppe Dalla Torre, Magnifico Rettore e il prof. Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, oltre a numerosi studenti e docenti. All’inaugurazione c’era per noi Francesco Vitale:

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“La Madonna Santissima Assunta continui a far crescere e fruttificare questo albero promettente della ragione e della fede”.

Con queste parole di affidamento alla Vergine Maria, il cardinale Carlo Furno, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Università LUMSA, ha aperto la cerimonia d'inaugurazione dell’Ateneo per l’Anno Accademico 2006-2007. La LUMSA non ha voluto nemmeno quest’anno mancare al tradizionale incontro con docenti, studenti e con tutti coloro che vivono all’interno di questo edificio, per un piccolo bilancio del passato, ma anche e soprattutto per un grande sguardo verso il futuro. Nella sua relazione, il prof. Giuseppe Dalla Torre, Magnifico Rettore della LUMSA, ha rivolto un pensiero filiale a Benedetto XVI, che quest’ateneo si onora di annoverare tra i propri laureati honoris causa in Giurisprudenza ed ha, inoltre, sottolineato l’importanza di promuovere l’educazione integrale della persona secondo i principi cristiani nella tradizione cattolica. Ma sui criteri formativi di questa Università ascoltiamo il prof. Giuseppe Dalla Torre:

R. - La nostra Università ha la pretesa non solo di formare persone e professionisti di grande spessore nella loro attività lavorativa, ma anche di educare le persone. Riteniamo che nella nostra società vi sia un deficit di educazione, di educazione a vivere insieme agli altri, di educazione ad essere solidali con gli altri, di educazione – in sostanza – ad essere cittadini a pieno titolo.

 
D. – Ci sono tante difficoltà che spesso le Università non statali incontrano. Quali sono queste difficoltà che incontra la LUMSA, ma anche i tentativi e gli sforzi per cercare di rimediare in questo percorso?

 
R. – La maggior difficoltà è quella, forse, di una incomprensione: di non rendersi conto del grande contributo educativo, formativo, ma anche scientifico che il complesso delle Università non statali – che sono ormai circa un quinto di tutto il sistema universitario nazionale – dà alla crescita e al sistema universitario nazionale.
 
Un’attenzione quindi all’educazione e alla formazione, come anche sottolineato dal cardinale Carlo Furno:

“Una formazione completa che va da quella che è la natura, fino a quello che il Signore ha voluto aggiungere e cioè il grande dono della Rivelazione. La natura è quella che sostiene il fondamento del pensiero”.

Inizia un nuovo anno: tante saranno le iniziative e gli eventi di natura scientifica e umanistica. Quello che caratterizza gli studenti della LUMSA è un senso di appartenenza e di dialogo tra giovani e corpo docente, come spiega lo stesso prof. Dalla Torre:

 
R. – Torniamo a quella che è l’origine dell’Università, come comunità di studenti e di docenti che, insieme, attraversano una meravigliosa esperienza intellettuale.
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