Oggi, Giornata mondiale della lingua madre. L’UNESCO lancia il progetto
“Adotta una lingua”
Adottare una lingua minoritaria o in via di estinzione, per evitarne la scomparsa:
questo, l’intento di “Adotta una lingua!”, il progetto presentato dalla Commissione
nazionale italiana per l’UNESCO, in occasione dell’odierna Giornata mondiale della
lingua madre. L’iniziativa vuole incoraggiare le facoltà di lingue e le istituzioni
pubbliche e private che si occupano di studi linguistici a sostenere una delle lingue
“in pericolo”, “attraverso opportune azioni di sviluppo e conservazione del patrimonio
culturale di cui esse sono depositarie”. Più del 50% delle 6700 lingue parlate nel
pianeta è oggi a rischio di estinzione: un dato che fa riflettere, se pensiamo che
ogni lingua che muore porta con sé un’intera visione del mondo. Secondo l’UNESCO,
infatti, la lingua madre è l’unico mezzo capace di esprimere pienamente ogni necessità
di comunicazione: non è un semplice veicolo di messaggi, ma è l’espressione di valori
culturali e sociali, di tradizioni e di conoscenze, e per questo va salvaguardata
e trasmessa alle generazioni future. E c’è di più: il 96% delle lingue esistenti è
parlato soltanto dal 4% della popolazione mondiale: in Africa, ad esempio, si parlano
un terzo delle lingue del mondo, ma la maggior parte di esse non viene utilizzata
nel settore educativo, amministrativo, giudiziario e giornalistico. A livello globale,
infatti, sono poco più di un centinaio, le lingue cui è stato dato un posto d’onore
nel sistema educativo e in quello pubblico, e meno di 100 quelle presenti nel mondo
digitale. La lingua madre – afferma nel suo messaggio per la Giornata il direttore
generale dell’UNESCO, Koichiro Matsuura – è il fondamento sul quale ogni essere umano
sviluppa la propria personalità. Essa ci insegna a rispettare noi stessi, la nostra
storia e cultura, ma anche e soprattutto gli altri e la loro diversità”. (A cura
di Roberta Moretti)