2007-02-20 20:03:36

India - Soddisfazione della Chiesa per piano governativo contro feticidi femminili



MUMBAI, 21 feb ’07 - Una culla davanti alle sedi governative distrettuali per incoraggiare i genitori di figlie femmine a non abortire, ma dare alla luce la bambina affidandola in custodia al governo. L’India lancia lo “schema della culla” nel tentativo di gestire il “critico” squilibrio numerico tra la popolazione maschile e quella femminile, che trova nel feticidio una delle cause principali. Responsabile dell’applicazione del piano è il Ministero per lo Sviluppo delle donne e del bambino che opererà in collaborazione con i vari governi locali. La Chiesa indiana, da sempre impegnata contro ogni forma di aborto e discriminazione sessuale, ha accolto con favore l’iniziativa. In questo senso si è espresso all’agenzia Asianews mons. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, secondo il quale esso rappresenta il “proseguimento del lavoro portato avanti dalla Chiesa”. L’arcivescovoi ha anche ribadito che essa continuerà il suo impegno per contrastare ogni tipo di aborto.
Secondo recenti stime dell’Unicef, il Fondo per i bambini delle Nazioni Unite, in India ogni giorno nascono 71mila neonati e solo 31mila sono femmine, con un rapporto di 882 femmine per ogni 1000 maschi. Si ritiene che questo gap, di almeno 7mila bambine al giorno, sia conseguenza dei diffusi feticidi femminili compiuti dai genitori. Nonostante sia punito dalla legge, il feticidio è molto diffuso in India per una supremazia culturale attribuita all’uomo e per l’impegno economico (l’obbligo della dote) che comporta una figlia.
(Asianews – ZENGARINI)








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