Slovacchia /Cechia: Vescovi istituiscono commissioni storiche su collaborazionismo
PRAGA, 20 feb ’07 - Dopo l’episcopato polacco, anche i vescovi della Slovacchia
e della Repubblica Ceca hanno deciso di fare luce sulle “zone grigie” della Chiesa
dell’ex-Cecoslovacchia durante il regime comunista. L’intenzione è di condurre un’inchiesta
storica globale sul fenomeno del collaborazionismo, piuttosto che un’indagine sistematica
sui singoli casi, come è stato invece deciso dai vescovi polacchi. Nella Repubblica
Ceca è stata già istituita una Commissione speciale integrata da storici che indagherà
in particolare sui rapporti della Chiesa locale con la polizia segreta del regime,
la famigerata StB. In Slovacchia, invece, la commissione sarà costituita nelle prossime
settimane. Essa sarà composta di storici e presieduta da mons. Viliam Judak, vescovo
di Nitra. L’indagine in questo caso coprirà il periodo del regime comunista dal 1948
al 1989, ma anche quello precedente del regime filo-fascista del sacerdote Jozef Tiso
al potere in Slovacchia dal 1939 al 1944 e responsabile della deportazione di 70mila
ebrei. Con il riaccendersi in queste settimane del dibattito sui preti collaboratori,
i vescovi dei due Paesi nati dalla separazione pacifica del 1993 hanno ripetuto a
più riprese che la Chiesa di quegli anni è stata innanzitutto vittima e perseguitata.
(Apic – ZENGARINI)