2007-02-17 16:45:45

Dopo il referendum sull’aborto, i vescovi portoghesi richiamano al rispetto della vita


(17 febbraio 2007 - RV) I vescovi del Portogallo reagiscono con chiarezza alle intenzioni dell’esecutivo di riformare in senso permissivo la legislazione in materia di aborto, dopo il recente referendum sulla depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza che ha registrato la vittoria dei “sì” ma senza raggiungere il quorum. In una nota pastorale pubblicata ieri dalla Conferenza episcopale portoghese al termine di una assemblea straordinaria tenuta a Fatima, i vescovi sottolineano come la prevalenza dei “sì” alla depenalizzazione dell’aborto riveli una carenza di valori etici essenziali e rammentano che l’aborto, le cui vittime sono già nell’ordine delle 20mila l’anno, rimane un peccato mortale. L’impegno della Chiesa cattolica nelle parole del presidente della Conferenza episcopale portoghese, mons. Jorge Ferreira da Costa Ortiga, intervistato da Stefano Leszczynski: RealAudioMP3

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R. – Il referendum è stato per noi un’opportunità, un’occasione per prendere coscienza, di nuovo, delle nostre responsabilità di evangelizzare e di formare le coscienze, perché noi abbiamo tanti portoghesi che si dicono cattolici ma poi nei fatti i risultati sono quelli che sono.

D. – Eccellenza, qual è l’appello che i vescovi rivolgono ai cattolici portoghesi?

R. – Abbiamo richiamato l’attenzione dei cristiani che hanno votato il “sì” e non soltanto hanno votato il “sì” all’aborto ma hanno anche lavorato alla campagna per il “sì”. Abbiamo anche chiesto ai medici, a chi lavora in campo sanitario, che non abbiano paura dell’obiezione di coscienza. Per quanto ci riguarda, abbiamo preso l’impegno di lavorare molto di più per la cultura della vita.

D. – Come si pone la Chiesa portoghese nei confronti delle donne che vivono con disagio la gravidanza?

R. – Abbiamo già alcune strutture che accompagnano le madri, le donne che hanno questa difficoltà da risolvere. Abbiamo cercato proprio di prendere in considerazione la nostra responsabilità di non abbandonare nessuno. Abbiamo chiesto alle donne che per la loro decisione cerchino di avere un consiglio di qualche amico. Non siamo entrati in riferimenti precisi riguardo ai contenuti della legge futura ma abbiamo cercato di parlare positivamente, proprio come una sfida per la nostra Chiesa che deve lavorare per il nostro popolo.

D. – Famiglia e giovani sono altri due ambiti che suscitano preoccupazione nella Chiesa portoghese …

R. – Noi abbiamo parlato molto di questa mutazione culturale. E’ per questo che abbiamo parlato di una sfida per noi, dell’evangelizzazione della famiglia ma io direi soprattutto dei giovani, perché siamo convinti che questa vittoria del sì all’aborto, è stata una decisione sostenuta dalla popolazione più giovane.**********







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