India Un vescovo e parroci decidono misure severe contro matrimoni dei bambini
CALCUTTA, 17 feb ’07 - Nello Stato indiano del Bengala occidentale alcuni
sacerdoti hanno deciso di intervenire energicamente contro la piaga matrimonio dei
bambini. La legge indiana vieta il matrimonio tra minori, prevedendo anche il carcere
per i trasgressori, ma questa antica pratica indù continua ad essere diffusa soprattutto
nelle campagne anche tra le famiglie cattoliche. Per questo alcuni parroci del distretto
di Nadia, con l’appoggio dell’ordinario locale, mons. Joseph Suren Gomes, hanno deciso
di ricorrere a misure drastiche, rifiutando i sacramenti ai genitori che impongono
questi matrimoni ai loro figli. I sacerdoti hanno rivelato alla BBC di avere già interdetto
una quindicina di famiglie, mentre altre hanno pagato una multa. Non meno determinato
il vescovo che ha dichiarato che le famiglie in questione potranno essere riammesse
in chiesa solo dopo avere fatto pubblica ammenda. Ogni anno in India sono decine
di migliaia i bambini costretti a sposarsi dalle loro famiglie. La popolazione dei
villaggi non considera le conseguenze sociali e per la salute di questi matrimoni
prematuri. Secondo le statistiche ufficiali dal 2001 300mila bambine con meno di 15
anni hanno dato alla luce un bambino. La Chiesa indiana è da decenni impegnata a sradicare
questa usanza con campagne di informazione e sensibilizzazione. (Apic/Bbc; The
Telegraph of Calcutta – ZENGARINI)