2007-02-16 19:59:49

India Card. Toppo nell’insieme soddisfatto della situazione della Chiesa




NEW DELHI, 17 feb ’07 - “La Chiesa in India ha tanti problemi, ma il fatto che abbia la quarta più grande Conferenza episcopale del mondo e che conti il più alto numero di sacerdoti e religiosi sono un chiaro segno della vibrante vitalità della fede della comunità cattolica indiana” . Ad affermarlo è stato il cardinale Telesphore Toppo, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), durante un colloquio a New Delhi con padre Henry D’Souza, segretario esecutivo della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali. L’arcivescovo di Ranchi, il primo cardinale di etnia tribale dell’India, si è detto complessivamente soddisfatto della situazione della Chiesa nel Paese: “Considerando che i cristiani costituiscono appena il 2,3% della popolazione, la storia della Chiesa indiana ha dell’incredibile”. Egli ha sottolineato in particolare il significativo contribuito dei cattolici nel campo sociale, educativo, sanitario e in quello quello delle comunicazioni sociali: “La Chiesa – ha rimarcato - è sempre stata accanto alla gente, senza distinzioni di casta o appartenenza religiosa”. Non mancano tuttavia i problemi. Il cardinale Toppo ha parlato in particolare delle minacce ai valori della vita che anche in India sono ben presenti e delle discriminazioni di cui sono oggetto i cristiani. A questo proposito si è detto però convinto che il disegno perseguito dai gruppi radicali contro le minoranze è destinato a fallire e che “alla fine prevarrà la verità”. Parlando, infine, dell’attuale politica economica del governo indiano, il cardinale Toppo ha ribadito che nessuna scelta deve andare a danno dei più poveri e vulnerabili: “La persona umana deve restare al centro dello sviluppo ed è responsabilità del governo prendersi carico dei poveri vittime di questo sviluppo”.
(Sito Cbci – ZENGARINI)








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