2007-02-12 20:15:02

Stati Uniti La Usccb appoggia diverse proposte di legge in agenda in materia di vita



WASHINGTON, 13 feb ’07 - Il Segretariato per le attività pro-vita darà il suo sostegno “a tutte quelle misure legislative che intendano portare cambiamenti costruttivi nella vita delle donne e dei loro bambini non nati”. Lo ha dichiarato la portavoce dell’organismo dei vescovi statunitensi Deidre McQuade. A poche settimane dall’insediamento del nuovo Congresso a maggioranza democratica, sono diverse le proposte di legge in agenda in materia di vita. A cominciare dall’”Unborn Child Pain Awareness”. Bocciato dalla precedente legislatura e ripresentato in queste settimane da un senatore repubblicano, il provvedimento vuole rendere obbligatorio informare le donne intenzionate ad abortire dopo la 20ª settimana di gestazione che a partire dalla metà della gravidanza il feto già sente dolore. Il Segretariato per le attività pro-vita - ha detto la McQuade – seguirà con attenzione l’iter di questa legge che ritiene importante. All’attenzione dei vescovi anche una proposta di legge che prevede misure a sostegno delle madri e dei loro bambini per incoraggiarle a non abortire, un’altra che vuole offrire strutture di assistenza a studentesse in gravidanza per permettere loro di concludere gli studi e una che renderebbe illegale portare una minore da uno Stato all’altro per abortire. Tra le misure appoggiate dalla Uccb vi sono inoltre l’Abortion Non-Discrimination Act contro le discriminazioni ai danni degli obiettori di coscienza e il progetto di legge che vuole sospendere la vendita nei supermercati della pillola abortiva RU-486. I vescovi, precisa la McQuade, continueranno invece ad opporsi al finanziamento federale alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, come a tutte quelle proposte che dietro all’ambigua espressione “salute riproduttiva” nascondono vari programmi di controllo delle nascite.
(Cns – ZENGARINI)








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