La necessita’ dello sviluppo di cure palliative sottolineata all’Angelus dal Papa,
nella Giornata mondiale del malato
(11 febbraio 2007 -RV) La necessità dello sviluppo di cure palliative e il legame
esistente tra Lourdes e la sofferenza umana: nelle parole del Papa che all’Angelus
nella Giornata Mondiale del Malato esprime la sua vicinanza a tutte le persone sofferenti,
ricordando che la Giornata veniva istituita 15 anni fa da Giovanni Paolo II. Il servizio
di Fausta Speranza:
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necessario sostenere lo sviluppo di cure palliative che offrano un’assistenza integrale
e forniscano ai malati inguaribili quel sostegno umano e quell’accompagnamento spirituale
di cui hanno fortemente bisogno”. E’ la raccomandazione del Papa che esprime a tutte
le persone sofferenti la sua vicinanza:
“Soprattutto desidero manifestare
la mia spirituale vicinanza e il mio affetto ai nostri fratelli e sorelle ammalati,
con un particolare ricordo per coloro che sono colpiti da mali più gravi e dolorosi:
ad essi, in modo speciale, è diretta in questa Giornata la nostra attenzione”.
Oggi
– ricorda il Papa - la Chiesa fa memoria della prima apparizione della Vergine Maria
a santa Bernardetta. Un evento prodigioso - lo definisce - che ha fatto di quella
località, situata sul versante francese dei Pirenei, un centro mondiale di pellegrinaggi
e di intensa spiritualità mariana. Quel Santuario è diventato meta di numerosi pellegrini
ammalati, che – afferma Benedetto XVI – “ponendosi in ascolto di Maria Santissima,
sono incoraggiati ad accettare i loro patimenti e ad offrirli per la salvezza del
mondo, unendoli a quelli di Cristo crocifisso”. E poi il Papa spiega che il cuore
di questa ricorrenza quest’anno è nella città di Seoul, capitale della Corea del Sud,
dove ha inviato a suo nome il cardinale Javier Lozano Barragán, presidente del Pontificio
Consiglio per la Pastorale della Salute.
“Rivolgo a lui e a quanti sono
ivi radunati un cordiale saluto. Vorrei estendere il mio pensiero agli operatori sanitari
del mondo intero, ben consapevole dell’importanza che riveste nella nostra società
il loro servizio alle persone malate”.
Ed è proprio il Papa a ricordare
che nel pomeriggio, nella Basilica di San Pietro, “si raccoglieranno numerosi malati
e pellegrini attorno al cardinale Camillo Ruini, che presiederà la Celebrazione eucaristica”,
annunciando la sua presenza:
“Al termine della Santa Messa, avrò la gioia,
come lo scorso anno, di intrattenermi con loro, rivivendo il clima spirituale che
si sperimenta presso la Grotta di Massabielle”.
Alla materna protezione
della Vergine Immacolata affida, con la preghiera dell’Angelus, i malati e i sofferenti
nel corpo e nello spirito del mondo intero”.
Tra i saluti in varie lingue,
in francese l’auspicio che ogni malato possa trovare presso i fratelli il sostegno
spirituale di cui ha bisogno per affrontare il tempo della prova e per guardare a
Dio con fiducia, nella certezza che tutta la vita e quella dei malati in particolare
è nelle sue mani. In inglese un saluto particolare ai direttori di musica giunti
dagli Stati Uniti in rappresentanza dell’Associazione nazionale di musicisti pastorali.
In polacco, l’invito a invocare Maria, quale “Salute dei malati”, per riuscire a
vedere sempre in tutti i malati il volto stesso di Cristo sofferente.
In
italiano, menziona tra i pellegrini i giovani di Altamura e i fedeli provenienti da
Verona, Grottammare e Alberoro. **********