Italia: La nota del SIR (Servizio Informazione Religiosa) sui cosiddetti "Dico"
ROMA, 10feb07 - I cosiddetti "Dico" appaiono destinati a produrre sul cruciale piano
delle politiche sociali e di solidarietà problemi più gravi di quelli che si ci si
ripromette di affrontare. Il testo normativo a proposito dei "diritti e doveri delle
persone stabilmente conviventi" definito e approvato dal Consiglio dei ministri di
giovedì scorso e avviato, ora, verso l’iter parlamentare minaccia, infatti, di incidere
pesantemente – per intenzioni palesi e per conseguenze prevedibili – sul futuro della
nostra società nazionale sia dal punto di vista giuridico, sia a livello culturale
e di costume sia, infine, nella concreta ricaduta sulla vita delle famiglie italiane.
Per questa somma di motivi – e non certo per un qualche astratto e pregiudiziale "anatema"
– il giudizio su tale iniziativa di legge non può che essere nettamente negativo.
Nonostante
il faticoso lavoro di scrittura e riscrittura che ha impegnato importanti membri del
governo, si è insomma raggiunto un proclamato “punto di equilibrio” tra i diversi
orientamenti presenti nella coalizione di maggioranza che, in realtà, non assicura
affatto un serio equilibrio tra l’inderogabile tutela delle persone che costituiscono
una famiglia fondata sul matrimonio e le accresciute prerogative riconosciute – a
partire da diritti e doveri già affermati da tempo – ai protagonisti di libere convivenze.
Basterebbe citare l’aspetto relativo ai diritti successori, con il groviglio di ipotesi
di concorso all’eredità tra un convivente e il figlio o i figli dell’altro partner,
per rendersi conto delle questioni che rischiano dolorosamente di aprirsi.
Non
ci si può poi nascondere – persino prescindendo, per un momento, dagli aspetti lessicali
e contenutistici del testo del ddl – il fortissimo impatto sull’opinione pubblica
delle premesse ideologiche dell’iniziativa che è stata assunta. Si parla di "Dico"
ma si pensa a "Pacs", e soprattutto si prefigura una escalation legislativa in questo
senso. (Sir)