India Piano nazionale della Caritas per contenere i suicidi dei contadini indebitati
MUMBAI, 7 feb ’07- La Caritas indiana vuole lanciare un vasto intervento per
contenere la piaga dei suicidi tra i contadini poveri del Paese. Con il programma
“Salva i contadini – Salva l’India” la più grande organizzazione caritativa della
Chiesa indiana intende offrire la sua assistenza a quei migliaia di coltivatori diretti
che l’eccessivo indebitamento, causato da cattivi raccolti, dall’aumento dei costi
di produzione e dal crollo dei prezzi agricoli, spinge spesso a togliersi la vita.
Il programma viene presentato in questi giorni a Mumbai a una conferenza dedicata
all’argomento. Secondo i dati forniti dal Ministero indiano dell’Agricoltura, dal
1993 al 2006 ci sono stati in tutto almeno 150mila suicidi di contadini nel Paese,
pari a una media di trenta al giorno. Il piano – spiega all’agenzia Sarnews il direttore
esecutivo di Caritas India, padre Varghese Matamana – si propone di aiutare questi
contadini indigenti a gestire meglio le proprie limitate risorse, essenzialmente attraverso
lo strumento del micro-credito e le tecniche di agricoltura sostenibile. Esso si basa
sull’esperienza realizzata con successo nel distretto di Wynad, nello Stato del Kerala,
dove 2000 contadini hanno partecipato a un gruppo di auto-sostegno (Shg) della Caritas
con il risultato che nessuno di essi si è suicidato. Come primo passo l’organizzazione
vuole estendere questa esperienza alla regione di Vidharbha in Maharashtra, dove il
tasso di suicidi è in preoccupante aumento e nello Stato del Gujarat. Un plauso
“al nobile lavoro” della Caritas è venuto dal noto produttore di Bollywood Mashedh
Blatt: “Commuove vedere tanti sacerdoti cattolici, uomini di Dio, scendere in campo
a sostegno di milioni di disperati, contadini e indigeni”, dichiara Blatt, che aggiunge
: “L’India ha bisogno di recuperare i suoi valori morali prima di fare sogni di superpotenza”. (Sarnews
– ZENGARINI)