Zimbabwe – Mons. Ncube chiede risarcimento a vittime repressione di 20 anni fa
BULAWAYO, 6 feb ’07 - Mons. Pius Ncube, arcivescovo di Bulawayo nella regione
del Matabeleland, in Zimbabwe, è tornato a chiedere al governo Mugabe un gesto di
riconciliazione con la locale popolazione Ndebele, vittima vent’anni fa di una brutale
repressione. Nel 1987 unità speciali dell’esercito intervennero con una dura campagna
militare per reprimere la guerriglia che da diversi anni infestava la regione, uccidendo
migliaia di civili indifesi. In una celebrazione in ricordo delle vittime nella cattedrale
di Santa Maria di Bulawayo, mons. Ncube ha invitato il governo “a chiedere scusa e
a risarcire” le vittime della campagna ricordata con il nome “Gukurahundi” (“La grande
tempesta”). “Questo gesto - ha detto – è necessario per chiudere una ferita ancora
aperta”. Un appello analogo era stato rivolto 10 anni fa dalla Commissione Giustizia
e Pace che in un rapporto intitolato “Rompere il silenzio” stimava in almeno 20mila
le persone uccise, molte delle quali non ebbero neanche una sepoltura. Fino adesso
il regime del Presidente Robert Mugabe ha sempre minimizzato il numero delle vittime
scoraggiando qualsiasi dibattito sull’argomento con la scusa che esso rinfocolerebbe
le tensioni etniche tra la maggioranza Shona e la minoranza Ndebele. (Apic – ZENGARINI)