(30 gennaio 2007 - RV) Il sito dell’Unione Cattolica Internazionale per la Stampa
in Libano (www.ucipliban.org) è stato violato da hackers, che ne hanno cancellato
l’intero contenuto sostituendolo con materiale in lingua araba. Lo rende noto un comunicato
dell’UCIP-Libano riportato dalla stampa di Beirut (www.assafir.com), ma anche
dal quotidiano saudita panarabo Asharq Al-Awsat (www.asharqalawsat.com). È
il secondo sito cristiano a essere colpito in Libano nelle ultime due settimane. Il
13 gennaio scorso il website del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente (www.mec-churches.org)
era stato cancellato e sostituito interamente con materiale di propaganda islamica
integralista. La stampa araba attribuisce l’attacco a non meglio precisati “movimenti
integralisti non cristiani”, mentre il direttore dell’ufficio dell’UCIP a Beirut,
padre Toni Khadra, è stato un po’ più esplicito quando ha parlato di un “attacco ai
valori comuni di convivenza tra il cristianesimo e l’islam”. Il sito era una vetrina
della Chiesa cattolica locale e riportava, oltre al Magistero, approfondimenti sull’attualità
sociale e culturale in Libano e sulle iniziative di dialogo islamo-cristiano. Padre
Khadra considera proprio quest’ultimo aspetto come il motivo di fondo dietro all’attacco
contro il sito dell’UCIP in lingua araba di Beirut e contro il sito del Consiglio
delle Chiese del Medio Oriente due settimane fa. Il sacerdote cattolico ha lamentato
danni ingenti e la perdita di materiale d’archivio praticamente insostituibile, raccolto
a costo di grandi sacrifici durante gli anni della guerra in Libano. Egli, infine,
ha lanciato un appello ai media e ai leader spirituali e politici affinché condannino
l’accaduto in pubblico, per evitare il ripetersi e il diffondersi di attacchi di questo
tipo.