Regno Unito Mons. Fitzgerald: la lotta contro schiavitù moderna dovere dei cristiani
HULL, 25 gen 07 - I cristiani sono chiamati a lottare contro le moderne forme
di schiavitù con lo stesso zelo dei primi abolizionisti. Lo ha detto l’arcivescovo
inglese Michael Fitzgerald, già presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso, a una conferenza organizzata nei giorni scorsi a Hull nell’ambito
delle iniziative per il 2° centenario dell’abolizione della tratta degli schiavi in
Inghilterra. La conferenza era intitolata a William Wilberforce, il riformatore inglese
che ai primi del XIX secolo lanciò proprio da Hull la campagna abolizionista. “I cristiani
- ha detto mons. Fitzgerald, che è oggi Nunzio al Cairo e rappresentante della Santa
Sede presso la Lega Araba – hanno un motivo in più per combattere la schiavitù in
tutte le sue forme, poiché esso è una grave offesa alla dignità della persona umana,
creata a immagine di Dio”. Oggi, ha ricordato, la schiavitù continua ad esistere nella
sua “forma classica” in diversi Paesi del sud del mondo, ma è riemersa anche nei Paesi
sviluppati nella nuova forma del traffico di esseri umani, di cui, secondo le stime
delle organizzazioni per i diritti umani, ogni anno cadono vittime tra i 700mila e
i 2 milioni di persone. Che si tratti di prostituzione forzata, lavoro coatto, vendita
di organi, turismo sessuale, la sostanza è la stessa: lo sfruttamento gratuito di
esseri umani privati della loro dignità. Per contrastare questo deprecabile fenomeno,
ha sottolineato in conclusione mons. Fitzgerald, è necessario intervenire sulla domanda
attraverso un’adeguata sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Occcorre inoltre
una migliore legislazione per tutelare le vittime. (Cns – ZENGARINI)