Ucraina Lavorare per gli emigrati nuova sfida per la Chiesa greco-cattolica ucraina
LEOPOLI, 23 gen ’07 - La nuova sfida per la Chiesa greco-cattolica Ucraina
è quella di lavorare per gli emigrati. Se ne è parlato nei giorni scorsi a un incontro
a Leopoli con i rettori dei seminari di rito bizantino in Ucraina ed i superiori dei
religiosi. Secondo il cardinale Lubomyr Husar, arcivescovo di Lviv degli Ucraini,
la Chiesa greco-cattolica in Ucraina deve crescere in tre direzioni: "parrocchiale,
creando anche nuove parrocchie; missionaria ed ecumenica". "Ma la nuova sfida per
la Chiesa greco cattolica in Ucraina è lavorare per gli emigrati", ha detto il cardinale.
Perciò sono stati già fatti alcuni passi, mandando all'estero dei sacerdoti che si
occuperanno dei fedeli ucraini di rito bizantino in Italia, Spagna e Irlanda, anche
se la disponibilità di preti rimane scarsa. Intanto la commissione Giustizia e pace
dell'arcidiocesi di Leopoli ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica
Iuschenko, al Presidente del Parlamento Moroz e al Primo Ministro Ianucovich chiedendo
di ratificare la Convenzione europea dei diritti dei lavoratori migranti dal 1977
e la Convezione Onu per i diritti dei migranti e delle loro famiglie per assicurare
a quelli che ritornano in patria la loro reintegrazione nella società. (Sir Europa
– ZENGARINI)