Diffuso l'identikit del presunto assassino del giornalista turco-armeno Dink
(20 gennaio 2007 - RV) Potrebbe essere un giovane tra i 20 ed i 30 anni il killer
di Hrant Dink, il giornalista turco-armeno, che da anni si batteva per il riconoscimento
del genocidio degli armeni, ucciso ieri a Istanbul. La polizia ha diffuso un identikit
del probabile assassino. Otto fino a questo momento le persone in stato di fermo per
un omicidio che vede l’indice puntato soprattutto contro gli ultranazionalisti. Oggi
il premier turco Erdogan ha ribadito la volontà di Ankara di smascherare i responsabili.
Condanne sono arrivate dal consiglio d’Europa e dalla presidenza tedesca dell’Ue,
che ha definito Dink un coraggioso difensore della democrazia e della libertà di opinione.
Proprio per questo era stato condannato, in base alla discussa legge 301 del codice
penale, per insulto all’identità nazionale turca.
Dolore nelle comunità
armene di tutto il mondo che ricordano Hrant Dink come un uomo da sempre impegnato
a favore del dialogo e della tolleranza. Francesca Sabatinelli ha intervistato Robert
Attarian portavoce del consiglio della comunità armena di Roma
Ma la
morte di Dink va davvero collegata al suo impegno per il riconoscimento del genocidio
degli armeni? Giada Aquilino lo ha chiesto ad Antonio Ferrari, inviato speciale del
corriere della sera e grande conoscitore delle questioni turche.