2007-01-17 14:31:37

Benedetto XVI all'udienza generale: il cammino dell'unità dei cristiani è difficile, ma Dio lo accompagna. La preghiera del Papa perché ebrei e cristiani collaborino per la pace del mondo


(17 gennaio 2007 - RV) Il raggiungimento della piena comunione fra i cristiani delle varie confessioni, il consolidamento della fiducia reciproca e della collaborazione tra ebrei e cristiani per la pace nel mondo. Sono i due grandi temi affrontati poco fa da Benedetto XVI all’udienza generale in Aula Paolo VI, davanti a circa seimila persone di molte parti del mondo. Il Papa ha parlato della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, in programma da domani al 25 gennaio, giorno in cui sarà conclusa solennemente dal Pontefice con la celebrazione ecumenica dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Il servizio di Alessandro De Carolis: RealAudioMP3
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Il cammino è lungo e non facile, tuttavia il desiderio di chi intende percorrerlo è genuino e soprattutto è potente l’aiuto sul quale contare, quello di Dio. E’ il pensiero di fondo con il quale Benedetto XVI guarda all’obiettivo della piena comunione fra i cristiani, invitando i fedeli a condividere le speciali preghiere che, ad ogni inizio di anno, vengono dedicate a questo aspetto dalle iniziative ecumeniche della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, definita dal Papa “un tempo forte di impegno”. E preghiere, Benedetto XVI le ha chieste anche per il rapporto tra ebrei e cristiani, la cui fiducia crescente può contribuire in modo incisivo alla pace nel mondo.
(canto)
Auspicando che si compiano “significativi passi sulla via della comunione piena e perfetta fra tutti i discepoli di Cristo”, “ho potuto avvertire - ha affermato il Pontefice - quanto sia sentito il desiderio dell’unità negli incontri che ho avuto con i vari rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali lungo questi anni e, in modo molto commovente, nella recente visita al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, ad Istanbul in Turchia”. E promettendo di tornare su queste esperienze mercoledì prossimo, Benedetto XVI ha osservato:
“Il cammino dell’unità resta certamente lungo e non facile. Occorre, tuttavia, non scoraggiarsi e continuare a percorrerlo contando in primo luogo sul sicuro sostegno di Colui che prima di partire per il cielo ha promesso ai suoi: ‘Ecco, io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo’. L’unità è dono di Dio e frutto dell’azione del suo Spirito e per questo è importante pregare. Più ci avviciniamo a Cristo, convertendoci al suo amore, più ci avviciniamo anche gli uni agli altri”.
E qui, il Papa ha aperto una parentesi. In Italia, come in altri Paesi, ha detto, il 17 gennaio è tradizionalmente anche la Giornata di riflessione ebraico-cristiana. Lo scopo, ha ricordato, è quello di promuovere fra le due religioni “stima” e incrementare “il rapporto di reciproca amicizia”. Mete, ha soggiunto, che chiedono anche in questo caso attenzione e preghiera:
“L’amicizia ebraico-cristiana per crescere ed essere fruttuosa deve fondarsi sulla preghiera. Invito pertanto tutti a rivolgere quest’oggi un’insistente invocazione al Signore, perché ebrei e cristiani si rispettino, si stimino e collaborino insieme per la giustizia e la pace nel mondo”.
La preghiera per l’unità dei cristiani “non può tuttavia limitarsi a una giornata l’anno”, ha ripreso Benedetto XVI, che ha spiegato alla folla in Aula Paolo VI il senso del titolo che caratterizza la Settimana 2007: “Fa sentire i sordi, fa parlare i muti”. Ogni cristiano, spiritualmente sordo e muto a causa del peccato originale, con il Battesimo – ha sottolineato Benedetto XVI – riceve il dono dell’Effatà, diventa cioè capace di ascoltare la Parola di Dio e di proclamarla ai fratelli:
“Questo tema, mettendo il luce due aspetti della missione di ogni comunità cristiana, l’annuncio del Vangelo e la testimonianza della carità, sottolinea anche quanto sia importante tradurre il messaggio di Cristo in concrete iniziative di solidarietà. Ciò favorisce il cammino dell’unità, perché si può dire che ogni sollievo, pur piccolo, che i cristiani recano insieme alla sofferenza del prossimo, contribuisce a rendere più visibile anche la loro comunione e la loro fedeltà al comando del Signore”.
Al termine delle catechesi nelle altre lingue, Benedetto XVI ha rivolto saluti particolari ai vescovi della Campania, che in questi giorni sono in visita ad Limina, ai rappresentanti delle Polizie locali e ai funzionari del Cerimoniale del Corpo diplomatico della Repubblica italiana, ai quali il Papa ha voluto manifestare la propria gratitudine per la collaborazione prestata sin dall’inizio del suo Pontificato, sia - ancora una volta - per l’impegno “solerte” profuso nei giorni delle esequie di Giovanni Paolo II.
Uscendo dall’Aula Paolo VI, durante un breve incontro, è stata presentata a Benedetto XVI la nuova Enciclopedia Filosofica Bompiani. Promossa dal Centro di Studi Filosofici di Gallarate, di ispirazione cristiana, la rinnovata Enciclopedia filosofica della Bompiani è un’opera in 12 volumi e 11 mila lemmi che verrà presentata oggi pomeriggio, alle 16.30, nell’Aula Magna dell’Università Gregoriana.
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