Polemiche sulla pena di morte in Iraq, dopo le esecuzioni dei fedelissimi di Saddam
(16 gennaio 2007 - RV) Baghdad è tornata al centro delle critiche internazionali dopo
le nuove esecuzioni che hanno visto la morte filmata e cruenta dell’impiccagione del
fratellastro di Saddam, Barman Ibrahim al-Tikriti, e dell'ex capo dei servizi segreti,
Awad Ahmed al-Bander. Anche l’Unione europea ha assunto una posizione di critica sulla
vicenda sottolineando che le esecuzioni aumentano la crisi interna irachena. Il servizio
di Paolo Mastrolilli:
Con le 2 ultime
impiccagioni, la pena di morte è dunque tornata al centro del dibattito internazionale.
Condanne sono giunte dal premier italiano Prodi e dal presidente della Commissione
europea Barroso, che si è detto pronto a lavorare con l’ONU per abolire la pena capitale
nel mondo. L’Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, sottolinea: “Il patibolo
è uno strumento di crudele giustizialismo”. Ma per un commento su quanto avvenuto
a Baghdad, Salvatore Sabatino ha sentito Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International
Italia: