2007-01-16 20:46:07

Messico/Stati Uniti: Vescovi contro il "Muro della vergogna"


MATAMOROS, 17 gen ’07 Hanno benedetto la “Croce del Migrante” issata sulle rive del Rio Bravo, alla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti, tornando a criticare con forza la costruzione del ‘muro’ tra i due paesi, “una barriera della vergogna”. Così otto vescovi messicani e statunitensi hanno celebrato domenica la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, accompagnati da centinaia di fedeli che hanno depositato piccole croci di legno ai piedi del monumento e sparso fiori nelle acque del fiume in memoria dei migranti morti nel disperato tentativo di varcare la frontiera. Inaugurando la seconda ‘Casa del migrante’ nella località di Matamoros, padre Francisco Gallardo López, coordinatore per i migranti della diocesi locale, ha sottolineato la necessità di “ricordare che di fronte a Dio siamo tutti migranti nel nostro cammino spirituale”. Gli ha fatto eco il vescovo di Brownsville, Texas, monsignor Alfonso Garza Treviño, sottolineando che “è dovere di ogni cattolico, dare cibo a chi ha fame, acqua a chi ha sete e vestiti a chi è nudo” e avvertendo che il ‘muro’ “rischia di danneggiare le relazioni tra i due Paesi”.
In questi anni gli episcopati dei Paesi centro-americani e degli Stati Uniti hanno ripetutamente denunciato l’irrigidimento delle politiche migratorie dell’Amministrazione americana. Già nel 2002 i vescovi messicani e statunitensi avevano pubblicato una lettera congiunta per richiamare l’attenzione dei fedeli e delle autorità politiche su questo dramma.
(Apic/Misna – ZENGARINI)








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