2007-01-16 16:08:07

Il messaggio del Papa al primo Congresso panafricano, al via oggi in Tanzania


(16 gennaio 2007 - RV) E' iniziato oggi a Dar-es-Salaam, in Tanzania, il primo Congresso panafricano sull'evangelizzazione. Il servizio del nostro inviato Joseph Ballong.
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Essere “promotori zelanti del genuino spirito missionario tra la gente”, “così che la Chiesa in Africa e Madagascar possa continuare a giocare pienamente la sua parte nel piano di Dio per la salvezza della razza umana”: è questo l’incoraggiamento di Benedetto XVI nel telegramma, a firma del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, indirizzato al presidente del Simposio dei vescovi di Africa e Madagascar (SECAM), l’arcivescovo di Abuja, John Onaiyekan, riuniti da oggi a Dar-es-Salaam, in Tanzania, per il primo Congresso panafricano sull’evangelizzazione. Nel messaggio, letto dal cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Benedetto XVI “prega affinché, mentre le Chiese locali rinnovano il loro impegno nell’importante missione dell’evangelizzazione, i vescovi siano attenti alla formazione appropriata dei candidati alla vita sacerdotale e consacrata, sorvegliando la qualità dell’insegna-mento umano, spirituale e intellettuale che essi ricevono”.

I lavori del Congresso, in corso fino al 22 gennaio, si sono aperti con una cerimonia solenne, presieduta dal primo ministro della Repubblica di Tanzania, Edward Ngoyayi Lowassa. Prima di lui, il presidente della Conferenza episcopale di Tanzania e arcivescovo di Dodoma, mons. Jude Thaddaeus Ruwa’ichi, ha espresso le sue parole di caloroso benvenuto. Successivamente, il cardinale Polycarp Pengo, arcivescovo di Dar-es-Salaam, il nunzio apostolico, mons. Joseph Chennoth, e il presidente del SECAM ed arcivescovo di Abuja, in Nigeria, mons. John Onaiyekan, hanno insieme sottolineato l’importanza di questo Congresso, che deve identificare le sfide della Chiesa in Africa ed affrontarle, quindi, alla luce del Vangelo. Nel suo discorso di benvenuto il primo ministro ha, anzitutto, sottolineato l’importanza del ruolo della Chiesa nella promozione umana, sociale e sanitaria delle popolazioni africane, chiedendo tra l’altro alla Chiesa di proseguire in questo suo impegno, specialmente riguardo alla lotta contro l’AIDS, il cui tasso di infezione in Africa è pari al 7 per cento della popolazione dai 15 ai 49 anni, in un Paese che conta 1.300.000 ammalati di AIDS. “Questa situazione – ha dichiarato ancora il primo ministro – esige un intervento immediato di tutte le parti della Chiesa, del governo, del settore privato e delle società civili. Riconosco – ha proseguito il primo ministro - che avete già fatto molto in questo campo, ma rimane ancora molto da fare. Vi ringrazio di quanto avete fatto, ma vi chiedo ancora un ulteriore sforzo in questo campo. Lancio anche un appello, affinché possiate aiutare le popolazioni a cambiare i comportamenti”.








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