Sarebbe in buone condizioni padre Lucio Bola, rapito nelle Filippine a dicembre
(15 gennaio 2007 - RV) È vivo ed è al sicuro padre Lucio Bola, il missionario cattolico
sparito lo scorso 31 dicembre a Mindanao, nel sud delle Filippine. A sostenerlo è
Vicente Emano, sindaco di Cagayan De Oro, nella provincia orientale di Misamis, che
ieri ha dichiarato di essere “quasi certo che il sacerdote è vivo e sta bene e non
è nelle mani del New People’s Army”, il braccio armato del Partito comunista delle
Filippine. Sulla base di fonti che non ha voluto rivelare – riferisce AsiaNews - Emano
si è detto “quasi certo” anche del luogo in cui si trova padre Bola, suggerendo di
indagare meglio nel passato della famiglia per trovare una pista investigativa. Il
fratello del missionario è stato assassinato nel 1980, perché sospettato di essere
membro del movimento comunista. Padre Bola, che lavora presso il seminario scalabriniano
nel villaggio di Pardo a Talisay, Cebu, nelle Filippine Centrali, era tornato dalla
sua famiglia a Mindanao, per trascorrere le feste. L’ultima volta è stato visto il
31 dicembre sull’autostrada di Balingasag, probabilmente in attesa dell’autobus che
lo doveva portare in un’altra città. Il primo cittadino di Cagayan De Oro ha spiegato
che l’ultimo contatto con il missionario risale a pochi giorni dopo la sua scomparsa:
il 2 gennaio avrebbe infatti telefonato al seminario scalabriniano di Cebu.