Il Papa sull'ecumenismo: non possiamo tornare indietro
(13 gennaio 2007 - RV) Quest’anno ricorre il 50.mo anniversario dalla costituzione
della Conferenza dei Segretari delle Comunioni Cristiane Mondiali: si tratta di un
forum che riunisce le comunità ecclesiali di tutto il mondo con lo scopo di promuovere
l’unità dei cristiani. Ogni anno l’organismo tiene una riunione: quest’anno i partecipanti
sono stati ricevuti dal Papa. In quest’occasione, Benedetto XVI ha affermato con forza
che, nonostante le difficoltà, non si può tornare indietro sulla via dell’ecumenismo.
Su queste riunioni annuali ascoltiamo l’arcivescovo Brian Farrell, segretario del
Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, al microfono di Giovanni
Peduto:
********** R. – Quest’anno abbiamo tenuto la riunione annuale
di questo gruppo qui a Roma. Si tratta di un gruppo che per sua natura, per metodo
di lavoro, non richiama l’attenzione su di sé. Si tratta di una riunione in cui quelli
che si chiamano Segretari generali delle Comunioni si radunano per poter parlare in
tutta libertà delle difficoltà, delle tensioni, ma anche dei possibili punti di lavoro
e di collaborazione insieme e del modo di superare le difficoltà nel cammino ecumenico.
D. – Qual è il loro metodo operativo, quali risultati scaturiscono da
questi incontri?
R. - Si tratta di una riunione che ha dato negli anni
grandi frutti, perchè in un clima di crescente mutua fiducia si è potuto dare inizio
a diversi dialoghi importanti, bilaterali. Qui si tratta, però, di quello che si chiama
‘ecumenismo multilaterale’, visto che in queste riunioni partecipano praticamente
tutte quelle comunioni cristiane, quei gruppi, Chiese che sono internazionali e vanno
da quelli che sono meno strutturati, meno liturgici, come i quaccheri, l’esercito
della salvezza, passando per i metodisti, gli anglicani, i luterani, gli evangelici
e i pentecostali, fino ai più strutturati, come siamo noi cattolici e gli ortodossi.
Tutti partecipiamo, tutti parliamo con grande franchezza, libertà. E tutti, con quella
mutua stima che caratterizza i dialoghi ecumenici, cerchiamo di trovare un cammino
per migliorare i rapporti anche nelle situazioni locali in cui continuano sempre ad
esserci delle tensioni e delle difficoltà.
D. – Dal momento che l’ultimo
incontro si è svolto a Roma, vi è stata anche una udienza con il Santo Padre ….
R.
- In questa occasione il Santo Padre ha ricevuto il gruppo, ha avuto con loro uno
scambio di idee, insistendo in particolare, sul fatto che malgrado alle volte sembri
che il progresso sia lento, che le difficoltà continuino e alle volte aumentino, non
possiamo tornare indietro. Lui, infatti, ha parlato del fatto che tutti i cristiani
sono convinti che il mondo abbia bisogno di una nuova evangelizzazione e sono coscienti
del fatto che le nostre divisioni debilitano questo sforzo. Pertanto, abbiamo tutti
una grande responsabilità, nel cercare un cammino in avanti. La posta in gioco, ha
detto il Papa, è troppo alta per tornare indietro. Sappiamo che se i cristiani devono
dare ragione della speranza che è in noi al mondo di oggi - è il cuore della nostra
fede - dobbiamo cercare questa unità. **********