Sempre critica la situazione in Somalia dopo il bombardamento americano nel sud
(10 gennaio 2007 - RV) Dopo più di dieci anni, gli Stati Uniti sono rientrati militarmente
nel teatro africano, con una serie di pesanti bombardamenti nell'estremo sud della
Somalia, a caccia di postazioni di estremisti legati ad Al Qaeda. Almeno una trentina
le vittime, anche se per Washington il bilancio sarebbe tra i 5 e i 10 morti. A Mogadiscio
intanto si spara da 24 ore nei pressi di un edificio occupato da truppe etiopiche
e forze regolari. Il servizio di Giulio Albanese:
L’intervento
degli Stati Uniti ha per teatro un Paese che sta vivendo una precaria e difficilissima
situazione che va ben oltre i confini della Somalia. Ce ne parla Maurizio Simoncelli,
esperto di geopolitica dei conflitti, al microfono di Fausta Speranza:
La situazione
rischia di creare una preoccupante emergenza umanitaria. Sono già oltre 4 mila i profughi
somali che hanno lasciato le proprie abitazioni in fuga dai combattimenti verso il
Kenya. Come i somali giudicano gli scontri interni egli attacchi americani? Giancarlo
la Vella lo ha chiesto a Douglas Duale, rappresentante della comunità somala in Italia: