2007-01-10 14:54:48

Negli USA per la prima volta in 20 anni i favorevoli alla pena di morte diventano minoranza


(10 gennaio 2007 - RV) L’esecuzione di Saddam Hussein ha riacceso negli Stati Uniti il dibattito sulla pena di morte, sul carattere disumano di questa pratica e sulla sua effettiva necessità. Con una significativa novità rispetto al passato: secondo l’ultimo sondaggio 2006 della Gallup, per la prima volta in vent’anni il numero degli americani favorevoli alla pena alternativa dell’ergastolo supera, sia pure di poco, quello di coloro che continuano a preferire la pena di morte. Un segnale decisamente positivo per i vari movimenti che da anni si battono per la sua abolizione negli Stati Uniti e che conferma una decisa inversione di tendenza. Anche se la differenza tra favorevoli e contrari è minima – il 48 per cento contro il 47 –, rispetto agli anni passati il cambiamento è netto: nel 2005 lo scarto era del 17 per cento a favore di coloro che preferivano la pena di morte all’ergastolo. Questo mutato orientamento – spiega all’agenzia CNS Frank McNeirney, fondatore dell’associazione Catholics Against Capital Punishment – si riscontra nella stessa misura anche tra i cattolici, come indica un’indagine commissionata nel 2005 dalla Conferenza episcopale. Secondo McNeirney al nuovo trend ha contribuito in parte il messaggio chiaro e netto contro la pena di morte lanciato da Giovanni Paolo II durante la sua visita a Saint-Louis nel 1999. Da rilevare anche il contributo dei movimenti pro-vita negli Stati Uniti, che in questi ultimi tempi hanno cominciato ad affrontare anche questo tema, dopo essersi a lungo concentrati solo su quello dell’aborto. Il mutamento non è solo limitato ai dibattiti politici, ma si riscontra anche nella giurisprudenza: in questi mesi in diversi Stati americani dove si pratica l’iniezione letale, molte esecuzioni sono state temporaneamente sospese dalle Corti statali, dopo le contestazioni sulla presunta maggiore “umanità” di questa pratica. Quest’anno sono state già presentate alla Corte Suprema degli Stati Uniti quattro istanze di sospensione. E’ poi di questi giorni la notizia che una speciale Commissione del New Jersey incaricata di studiare l’applicazione della pena capitale nello Stato, ha raccomandato ai legislatori la sua sostituzione con l’ergastolo. Ieri intanto è stata eseguita la prima pena capitale del 2007 negli Stati Uniti. Un uomo di 37 anni, Corey Hamilton, condannato all’esecuzione per l'uccisione di quattro impiegati di un ristorante di Tulsa nel 1992, e' stato messo a morte con un'iniezione letale nel penitenziario di McAlester, in Oklahoma. Una ventina di parenti delle vittime hanno assistito all’esecuzione che è durata sei minuti.







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