Accordo sul petrolio tra Russia e Bielorussia. Piano dell'UE sull'energia
(10 gennaio 2007 - RV) La Bielorussia ha annunciato di aver raggiunto un compromesso
con la Russia per ripristinare i rifornimenti di petrolio che transitano attraverso
i propri oleodotti e arrivano nei vari Paesi europei. L’intesa sarebbe stata raggiunta
in una conversazione telefonica tra il presidente bielorusso Lukashenko e il presidente
russo Putin.Intanto Bruxelles lancia un piano proprio in tema di energia, anche per
far fronte all'inesorabile aumento delle emissioni di gas-serra che potrebbero cambiare
in modo irreversibile il clima del pianeta. A seguire in video conferenza l’incontro
con la stampa del presidente della Commissione europea Barroso e del commissario per
l’energia Andris Piebalgs, è stata Fausta Speranza. La ascoltiamo dalla sede della
rappresentanza a Roma della Commissione europea, proprio a incontro appena concluso:
********** Un piano strategico sull’energia, un tracciato per le
fonti rinnovabili, una serie di linee guida per aumentare la competitività del settore.
Una sfida a tutto campo per la sicurezza energetica che si intreccia con la “guerra
del gas” dichiarata dalla Russia un anno fa all’Ucraina, in questi giorni alla Bielorussia.
Guerra però che rischiano di pagare cara alcuni Paesi europei. Poco fa Barroso, ancora
una volta, ha definito tutto ciò inaccettabile e ha parlato di contatti in atto per
tradurre la voce grossa che si è elevata dall’Unione Europea in possibili azioni concrete.
Ma in realtà, il commissario Piebalgs ha lasciato intendere di confidare in un incontro,
questa sera, con l’ambasciatore russo e tutto questo mentre arrivano voci di intesa
tra Bielorussia e Russia. Da parte sua, il cancelliere Angela Merkel, presidente di
turno dell’Unione Europea e capo del G8, nelle ultime ore ha sottolineato che la Bielorussia
è solo un Paese di transito del gas proveniente da Mosca e, dunque, il Cremlino deve
rispettare gli impegni se vuole continuare ad essere considerata partner affidabile,
come per altro la Russia è stata considerata fino all’altro ieri, forse anche tenendo
presente che soddisfa il 25 per cento del fabbisogno europeo. A parlare, oltre al
commissario europeo all’Energia, Andris Piebalgas, anche il commissario all’ambiente
Stavros Dimas e questo perché in tema di energia si intende dare il via a quella che
è stata definita una nuova rivoluzione industriale necessaria all’Europa per salvarsi
dalle mutazioni climatiche e dal degrado dell’ambiente e da quelli che Dimas ha definito
danni irreversibili. Guardando al concreto, il documento chiede una riduzione del
20 per cento dell’emissione di gas ad effetto serra entro il 2020, attraverso un taglio
unilaterale del 20 per cento del biossido di carbonio ai propri stati membri ed ad
un giornalista che sottolineava la dimensione unilaterale di questa misura, Barroso
ha detto che la prima speranza dell’unione europea è che l’America del nuovo Congresso
democratico diventi il primo alleato, cambiando dunque, o meglio virando proprio rispetto
alle scelte di Bush in tema di protocollo di Kyoto.
Dalla sede di rappresentanza
della Commissione europea a Roma, Fausta Speranza. **********