Il sudcoreano Ban Ki-moon da oggi nuovo segretario generale ONU
(1 gennaio 2007 - RV) Inizia oggi il mandato di Ban Ki-moon, il diplomatico sudecoreano
chiamato al vertice del Palazzo di Vetro. A poche ore dal suo insediamento, il neo
segretario generale dell’ONU ha già effettuato le prime nomine, designando l’indiano
Vijay Nambiar capo di gabinetto e la giornalista haitiana Michele Montas portavoce
ufficiale. Tra i primi incontri diplomatici del successore di Kofi Annan, c’è stato
quello con Marcello Spatafora, ambasciatore, presso le Nazioni Unite, dell’Italia,
Paese appena entrato nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il servizio di Paolo Mastrolilli:
********** Il passaggio di consegne tra il segretario generale dell’ONU, Kofi
Annan, e il suo successore coreano, Ban Ki-moon, rappresenta la fine di un’epoca difficile
e controversa e l’inizio di un possibile rinnovamento e rilancio per il Palazzo di
Vetro. Annan è stato il primo funzionario interno delle Nazioni Unite arrivato sulla
poltrona più alta, dove ha portato l’idealismo ereditato dai predecessori come Dag
Hammarskjöld, ma anche i limiti di una burocrazia non sempre efficiente. Ha guidato
l’ONU in un periodo di transizione, quando l’incertezza seguita alla fine della Guerra
fredda richiedeva di riformarla; ma poi si è ritrovato al centro della bufera provocata
dalla guerra in Iraq. Il diplomatico africano non ha nascosto le sue obiezioni all’intervento
unilaterale americano e quindi è diventato uno degli obiettivi della campagna lanciata
soprattutto dalla corrente dei neo-conservatori che avevano una pregiudiziale ideologica
contro il Palazzo di Vetro e hanno sfruttato i contrasti provocati dal dibattito sulla
guerra per arrivare al punto di chiederne la chiusura. Alcuni aspetti del mandato
di Annan restano controversi come la gestione del programma petrolio-per-cibo; nel
frattempo, però, l’offensiva dei neo-con è fallita, come dimostra l’uscita di scena
dell’ambasciatore americano John Bolton. L’ONU ha ribadito la sua centralità sulla
scena internazionale, svolgendo un ruolo chiave in Paesi in crisi come il Libano,
la Corea del Nord e ora l’Iran, senza dimenticare che le prime elezioni democratiche
irachene del dopo-Saddam furono organizzate proprio dal Palazzo di Vetro. Ban
Ki-moon diventa segretario generale senza portare con sé il bagaglio di queste polemiche.
Ha la fama di essere un abile diplomatico: nelle prime uscite ha confermato la volontà
di recuperare il consenso di tutti i Paesi, partendo proprio dagli Stati Uniti. A
lui toccherà il compito di continuare e completare la riforma avviata da Annan per
adeguare l’ONU alle necessità del XXI secolo. Da New York, per la Radio Vaticana,
Paolo Mastrolilli. **********