Il presidente Napolitano invita i partiti al dialogo
(1 gennaio 2007 - RV) Un clima politico più costruttivo, un dialogo fra i partiti
sulla legge elettorale e uno sforzo maggiore per integrare gli immigrati: sono stati
questi i punti salienti, ieri, del primo discorso di fine anno del presidente della
Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. 18 minuti di diretta televisiva a reti unificate
che hanno ottenuto l’apprezzamento trasversale degli opposti schieramenti politici.
Napolitano ha inoltre espresso profonda sintonia con Papa Benedetto XVI nel sollecitare
un più giusto ordine mondiale. Il servizio di Giampiero Guadagni: ********** La
politica deve essere dialogo e confronto costruttivo e non un gridare continuo che
allontana i cittadini dalle istituzioni. Nel messaggio di fine anno, Napolitano ha
ripetuto con forza quanto sostenuto in questi primi sette mesi al Quirinale: serve
la ricerca paziente di intese su alcune riforme costituzionali, ha detto, e di una
legge elettorale che renda più sicura la formazione delle maggioranze. “La coesione
– ha sottolineato Napolitano – è necessaria anche per cogliere le opportunità di ripresa
economica”. Dal capo dello Stato altri passaggi forti sul dramma dell’immigrazione,
che va regolata e considerata una risorsa, e sul ruolo dell’Europa nel costruire la
pace oltre i suoi confini. “Dall’Iraq – ricorda il presidente della Repubblica - giungono
ancora tragici bagliori”. Sui grandi temi, poi, Napolitano coglie profonda sintonia
con il Papa nel sollecitare un più giusto ordine mondiale. Il capo dello Stato ha
ricordato l’incontro del 20 novembre scorso con Benedetto XVI, che richiamò principi
e valori della Costituzione, riferimento essenziale su temi etici e famiglia. Per
la Radio Vaticana, Giampiero Guadagni. *********