Lituania: danneggiata la Collina delle Croci visitata da Giovanni Paolo II
(30 dicembre 2006 - RV) Nella notte tra giovedì e venerdì presso Siauliai, nella Lituania
settentrionale, un incendio ha danneggiato seriamente il colle Daumantu, meglio conosciuto
come “Collina delle croci”. Come riferisce il quotidiano Avvenire, sono andate distrutte
decine di croci di legno su un’area di 50 metri quadrati. Secondo la polizia, che
tende a escludere l’origine dolosa, il fuoco sarebbe stato appiccato da un cero lasciato
acceso. Il colle Daumantu è noto fin dal XVII secolo, quando su di esso vi era una
fortezza e vi si svolse una battaglia contro i “Cavalieri portaspada”, provenienti
dalla Germania. Da allora il colle, divenuto simbolo dell’indipendenza lituana, è
meta di pellegrinaggi. Nel 1831, dopo la repressione da parte russa dell’insurrezione
in Polonia e Lituania, sul colle vennero innalzate croci che dovevano simboleggiare
le vittime. Lo stesso avvenne anche dopo la fallita insurrezione antizarista del 1863.
Da allora è consuetudine installare sul colle croci come ex voto, o semplicemente
come segno di devozione. Una consuetudine che neppure il regime sovietico riuscì a
fermare. Nell’autunno del 1993, la “Collina delle croci” fu visitata da Giovanni Paolo
II, che l’anno successivo vi fece arrivare una croce. Nel settembre scorso, fu innalzata
una croce anche a nome di Benedetto XVI.