(16 dicembre 2006 - RV) Numerose incognite incombono sul futuro dello Sri Lanka e
della sua gente, ma con l’approssimarsi del Natale “è necessario non smettere di pregare
e sperare per un domani di pace”: è quanto afferma il nunzio apostolico nell’ex Ceylon,
mons. Mario Zenari, intervistato da AsiaNews al ritorno dalla sua recente visita nella
provincia di Jaffna (6-7 dicembre), dove la popolazione civile affronta una grave
crisi umanitaria, stretta tra il fuoco dell’esercito e quello della guerriglia separatista
Tamil. Migliaia i profughi che mancano di qualsiasi assistenza. Il presule ha ancora
fiducia che il Paese riacquisti la pace e la serenità dopo aver visto, solo negli
ultimi tre anni, la devastazione dello tsunami, l’uccisione a Natale di un politico
cattolico nella cattedrale di Batticaloa e la ripresa della guerra civile nel nord-est.
“Il nucleo del problema – dice il diplomatico vaticano – è che c’è bisogno di un radicale
cambiamento, una conversione dei cuori di tutti coloro che sono coinvolti in questo
doloroso conflitto, inclusi noi cristiani”. Il nunzio ha incontrato il vescovo locale,
mons. Thomas Savundranayagam, e alcuni sacerdoti della diocesi, che gli hanno illustrato
la drammatica situazione in cui versa la popolazione. Durante la Santa Messa celebrata
il 7 dicembre, mons. Zenari ha invitato i religiosi presenti a “sperimentare e comunicare
la compassione di Gesù a tutti i nostri fratelli e sorelle in Sri Lanka, a vedere
e amare il prossimo con gli occhi e il cuore di Gesù”. “Con tutta la nostra carità
e le nostre opere di aiuto – spiega l’arcivescovo – non dobbiamo smettere di esprimere
il nostro profondo amore per la gente, dando nuova enfasi al valore e alla dignità
della persona”. Mons. Zenari ha potuto incontrare anche la moglie di Vimalathas, l’uomo
sparito ad agosto nei pressi di un check point militare ad Allaipiddy, insieme al
sacerdote cattolico, p. Jim Brown. “Il Pontefice – ricorda il diplomatico vaticano
– si è detto allarmato dalla notizia e dagli altri numerosi casi di violazioni di
diritti umani e civili in Sri Lanka.