2006-12-14 16:23:35

Mons. Kaszkiewicz: il governo bielorusso viola la libertà religiosa


(14 dicembre 2006 - RV) Per il presidente della Conferenza episcopale bielorussa, mons. Aleksander Kaszkiewicz, vescovo di Grodno, il governo bielorusso viola la libertà religiosa. Dopo il recente rifiuto delle autorità di rinnovare il visto a una dozzina di sacerdoti e religiose polacche, il presule ha scritto una lettera, diffusa lunedì dall’agenzia cattolica polacca Kai, in cui afferma che “l’ingerenza in materie che sono di competenza di un vescovo è contro la legge ed è un’usurpazione della libertà della Chiesa”. Mons. Kaszkiewicz ha invitato i fedeli a partecipare in questi giorni ad una settimana di preghiera in cattedrale e a sottoscrivere una protesta contro la decisione del governo. Il timore è che questa possa presagire a una nuova ondata di restrizioni alle attività Chiesa cattolica, che non tengano conto dell’accordo firmato nel 2005 con il presidente Aleksander Lukashenko. Episodi di questo genere non sono infatti nuovi in Bielorussia, dove dal 2003 è in vigore una legge sui culti che è una delle più restrittive in materia di libertà religiosa nei Paesi dell’ex dell’Unione Sovietica. Come in altre ex-Repubbliche sovietiche, una parte significativa del personale religioso della Chiesa cattolica bielorussa è di origine polacca. Circa la metà dei 354 sacerdoti cattolici presenti oggi nel Paese provengono dalla Polonia.







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