2006-12-12 14:32:23

La Santa Sede sulla Conferenza anti-Olocausto di Teheran: la Shoah è un'immane tragedia e un monito per le coscienze


(12 dicembre 2006 - RV) “La Shoah è stata un’immane tragedia, dinanzi alla quale non si può restare indifferenti” e “la Chiesa si accosta con profondo rispetto e con grande compassione all’esperienza del popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale”. Con queste parole la Santa Sede ha preso posizione nei confronti della Conferenza in corso a Teheran, intenzionata a mettere in discussione l’orrore dell’Olocausto. “Il secolo scorso - si legge in un comunicato della Sala Stampa vaticana – è stato testimone del tentativo di sterminare il popolo ebraico, con la consguente uccisione di milioni di ebrei, di tutte le età e le categorie sociali, per il solo fatto di appartenere a tale popolo”.


“Il ricordo di quei terribili fatti - prosegue il comunicato - deve rimanere un monito per le coscienze, al fine di eliminare i conflitti, rispettare i legittimi diritti di tutti i popoli, esortare alla pace, nella verità e nella giustizia”. La Sala Stampa della Santa Sede ricorda che la posizione della Chiesa sull’Olocausto è contenuta in un documento della Commissione per i Rapporti religiosi con l’Ebraismo, dal titolo: “Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoah”. Lo stesso Giovanni Paolo II, conclude il comunicato, riaffermò questo pensiero il 23 marzo del 2000 quando si recò in visita al Memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme. E lo stesso Benedetto XVI lo ha ribadito il 28 marzo di quest’anno, durante il suo pellegrinaggio ad Auschwitz.








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