2006-12-11 14:40:19

Un pastore che combattè la mafia con la forza del Vangelo: il cordoglio del Papa per la morte del cardinale Pappalardo


(11 dicembre 2006 - RV) Benedetto XVI ricorda con “ammirazione” la figura del cardinale Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Palermo, spentosi ieri all’età di 88 anni. In un telegramma di cordoglio indirizzato all’arcivescovo di Palermo, Salvatore de Giorgi, il Papa definisce il porporato un pastore “zelante e generoso” la cui “feconda e molteplice attività apostolica” fu animata “dal desiderio di annunciare Cristo e di accompagnare con il suo illuminato magistero il cammino di crescita morale e culturale della società palermitana”. In un telegramma inviato alla sorella del cardinale, la signora Maria Pappalardo, il Papa assicura la sua vicinanza ai familiari e ai fedeli palermitani e ricorda con “stima e affetto” il porporato siciliano che, sottolinea, “ha saputo servire generosamente e sapientemente la Chiesa”.

Nato nell’agrigentino nel 1918, ha prestato la sua opera nella diplomazia vaticana fino al 1969. L’anno dopo, Paolo VI lo ha nominato arcivescovo di Palermo e lo stesso Papa Montini lo ha creato cardinale nel 1973. In tutti, credenti e non, resta il ricordo dei suoi coraggiosi sforzi per sconfiggere la mafia. Un impegno che gli valse l’onoroficenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, conferitagli dal presidente Sandro Pertini. Scalpore destò il suo atto d’accusa contro l’immobilità dello Stato, pronunciato durante l’omelia al funerale del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sulla figura del cardinale Pappalardo, il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3







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