2006-12-09 10:51:24

Il Papa nella Festa dell'Immacolata: il sì di Maria a Dio c'incoraggi a dire “no” agli inganni del potere, del denaro, del piacere, all’egoismo e alla violenza


(09 dicembre 2006 - RV) L’Immacolata Concezione è una delle feste della Beata Vergine più belle e popolari: è quanto ha affermato il Papa ieri all’Angelus. Nel pomeriggio il tradizionale atto di omaggio a Maria, in Piazza di Spagna. Il servizio di Fausta Speranza:
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Questo il testo completo del discorso del Papa ieri pomeriggio in Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio all'Imamcolata:
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“Non solo non ha commesso alcun peccato, ma è stata preservata persino da quella comune eredità del genere umano che è la colpa originale”, ricorda il Papa sottolineando la missione alla quale da sempre Dio l’ha destinata: essere la Madre del Redentore. Tutto questo è contenuto nella verità di fede dell’“Immacolata Concezione”, ricorda Benedetto XVI, affermando che “Piena di grazia” – nell’originale greco kecharitoméne – è il nome più bello di Maria, nome che Le ha dato Dio stesso, per indicare che è da sempre e per sempre l’amata, l’eletta, la prescelta per accogliere il dono più prezioso, Gesù, “l’amore incarnato di Dio”, come il Papa ha scritto nella Enciclica Deus caritas est.
“Possiamo domandarci: perché, tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Maria di Nazareth”, sottolinea il Papa spiegando che “la risposta è nascosta nel mistero insondabile della divina volontà” ma che c’è “una ragione che il Vangelo pone in evidenza: la sua umiltà”. E Benedetto XVI cita Dante Alighieri nell’ultimo Canto del Paradiso: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, / umile ed alta più che creatura, / termine fisso d’eterno consiglio”. E ricorda che la Vergine stessa nel “Magnificat” dice: “L’anima mia magnifica il Signore… perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. E Benedetto XVI dice che “ sì, Dio è stato attratto dall’umiltà di Maria, che ha trovato grazia ai suoi occhi”. (cfr Lc 1,30).
“E’ diventata così la Madre di Dio, immagine e modello della Chiesa, eletta tra i popoli per ricevere la benedizione del Signore e diffonderla sull’intera famiglia umana”.
Il Papa parla della missione del cristiano ribadendo che “Maria ha accolto con fede Gesù e con amore l’ha donato al mondo”.
“Questa è anche la nostra vocazione e la nostra missione, la vocazione e la missione della Chiesa: accogliere Cristo nella nostra vita e donarlo al mondo, “perché il mondo si salvi per mezzo di Lui” (Gv 3,17).
In definitiva il Papa invita a considerare che la "festa dell’Immacolata illumina come un faro il tempo dell’Avvento, che è tempo di vigilante e fiduciosa attesa del Salvatore” e che Maria “brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino” (Lumen gentium, 68).
Tra i saluti nelle varie lingue, un pensiero ai membri della Pontificia Accademia dell’Immacolata, guidati dal presidente, cardinale Andrea Maria Deskur, con i migliori auguri “per l’attività dell’Accademia e per il benemerito servizio che svolge”.
E un pensiero alla Presidenza Nazionale e agli educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi, riuniti a Roma per il convegno annuale, nel giorno che l’Azione Cattolica Italiana tradizionalmente dedica al rinnovo dell’adesione. Con l’incoraggiamento del Papa all’Azione Cattolica a “sviluppare sempre più l’impegno formativo, affinché i suoi soci crescano in santità di vita e comunione ecclesiale e siano testimoni credibili di Gesù risorto, speranza dell’umanità”.
In polacco la preghiera che Maria susciti in noi la fervente attesa del Redentore che viene. A tutti l’augurio di una buona festa.
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O Maria, Vergine Immacolata,


anche quest’anno, ci ritroviamo con amore filiale ai piedi di questa tua immagine per rinnovarTi l’omaggio della comunità cristiana e della città di Roma. Qui sostiamo in preghiera, seguendo la tradizione inaugurata dai Papi precedenti, nel giorno solenne in cui la liturgia celebra la tua Immacolata Concezione, mistero che è fonte di gioia e di speranza per tutti i redenti. Ti salutiamo e Ti invochiamo con le parole dell’Angelo: “piena di grazia” (Lc 1,28), il nome più bello, con il quale Dio stesso Ti ha chiamata sin dall’eternità.

“Piena di grazia” Tu sei, Maria, colma dell’amore divino dal primo istante della tua esistenza, provvidenzialmente predestinata ad essere la Madre del Redentore, ed intimamente associata a Lui nel mistero della salvezza. Nella tua Immacolata Concezione rifulge la vocazione dei discepoli di Cristo, chiamati a diventare, con la sua grazia, santi e immacolati nell’amore (cfr Ef 1,4). In Te brilla la dignità di ogni essere umano, che è sempre prezioso agli occhi del Creatore. Chi a Te volge lo sguardo, o Madre Tutta Santa, non perde la serenità, per quanto dure possano essere le prove della vita. Anche se triste è l’esperienza del peccato, che deturpa la dignità di figli di Dio, chi a Te ricorre riscopre la bellezza della verità e dell’amore, e ritrova il cammino che conduce alla casa del Padre.


“Piena di grazia” Tu sei, Maria, che accogliendo con il tuo “sì” i progetti del Creatore, ci hai aperto la strada della salvezza. Alla tua scuola, insegnaci a pronunciare anche noi il nostro “sì” alla volontà del Signore. Un “sì” che si unisce al tuo “sì” senza riserve e senza ombre, di cui il Padre celeste ha voluto aver bisogno per generare l’Uomo nuovo, il Cristo, unico Salvatore del mondo e della storia. Dacci il coraggio di dire “no” agli inganni del potere, del denaro, del piacere; ai guadagni disonesti, alla corruzione e all’ipocrisia, all’egoismo e alla violenza. “No” al Maligno, principe ingannatore di questo mondo. “Sì” a Cristo, che distrugge la potenza del male con l’onnipotenza dell’amore. Noi sappiamo che solo cuori convertiti all’Amore, che è Dio, possono costruire un futuro migliore per tutti.


“Piena di grazia” Tu sei, Maria! Il tuo nome è per tutte le generazioni pegno di sicura speranza. Sì! Perché, come scrive il sommo poeta Dante, per noi mortali Tu “sei di speranza fontana vivace” (Par., XXXIII, 12). A questa fonte, alla sorgente del tuo Cuore immacolato, ancora una volta veniamo pellegrini fiduciosi ad attingere fede e consolazione, gioia e amore, sicurezza e pace.


Vergine “piena di grazia”, mostraTi Madre tenera e premurosa per gli abitanti di questa tua città, perché l’autentico spirito evangelico ne animi ed orienti i comportamenti; mostraTi Madre e vigile custode per l’Italia e per l’Europa, affinché dalle antiche radici cristiane sappiano i popoli trarre nuova linfa per costruire il loro presente e il loro futuro; mostraTi Madre provvida e misericordiosa per il mondo intero, perché, nel rispetto dell’umana dignità e nel ripudio di ogni forma di violenza e di sfruttamento, vengano poste basi salde per la civiltà dell’amore. MostraTi Madre specialmente per quanti ne hanno maggiormente bisogno: per gli indifesi, per gli emarginati e gli esclusi, per le vittime di una società che troppo spesso sacrifica l’uomo ad altri scopi e interessi.


MostraTi Madre di tutti, o Maria, e donaci Cristo, la speranza del mondo! “Monstra Te esse Matrem”, o Vergine Immacolata, piena di grazia! Amen!










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