In questa 2a domenica di Avvento, la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui San Giovanni
Battista, percorrendo tutta la regione del Giordano, predica un battesimo di conversione
per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro del profeta Isaia:
«Voce
di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
… Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Su questo brano
evangelico ascoltiamo il commento del teologo gesuita, padre Marko Ivan Rupnik:
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In una cornice piena di riferimenti storici, si colloca la discesa della Parola
sul più grande dei profeti, Giovanni il Battista. Quest’uomo, asciutto e asceta, uomo
del deserto, predica un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Giovanni
cerca di scuotere gli uomini affinché ciascuno si impegni per ottenere il perdono
dei peccati. La conversione ha una meta precisa: non si tratta semplicemente di aggiustare
e correggere qualche cosa della propria vita, non si tratta neanche di un diligente
lavoro su se stessi con tutte le proprie forze. La conversione è un movimento che
parte dalla solitudine e dall’isolamento, fino all’incontro e all’affidamento. Il
segno che distingue una conversione spirituale è l’ultima parola del Vangelo di oggi:
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. La conversione è un’esperienza della redenzione.
La redenzione è la salvezza di tutto l’uomo e non solo di una sua parte. **********