DISCORSO DI BENVENUTO Di Sua Santità Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo a Sua Santità
il Papa Benedetto XVI dopo il momento di preghiera presso la Cattedrale Patriarcale
di San Giorgio (testo integrale)
Santità, amato Fratello nel Signore, è con sentimenti di sincera gioia e soddisfazione
che Le diamo il benvenuto in questa sacra e storia città di Istanbul. Questa è
una Città che ha ricevuto una eredità preziosa per lo sviluppo della Chiesa, lungo
i secoli. E’ qui che Sant’Andrea, il “protocleto”, il primo chiamato fra gli Apostoli,
ha fondato la Chiesa locale di Bisanzio e ha posto Santo Stachys come primo Vescovo. E’
qui che l’Imperatore, San Costantino il Grande, “pari agli Apostoli”, ha stabilito
la Nuova Roma. E’ qui che i Grandi Concili della Chiesa primitiva si sono riuniti
per formulare il Simbolo della Fede. E’ qui che i martiri e i santi, vescovi e
monaci, teologi e maestri, insieme ad una grande “folla di testimoni”, hanno confessato
ciò che i profeti hanno visto, ciò che gli Apostoli hanno detto, ciò che la Chiesa
ha ricevuto, ciò che i maestri hanno formulato in dottrina, ciò che il mondo ha potuto
comprendere, ciò che la grazia divina ha manifestato: in una parola, la vera fede
che venne tramandata, la fede dei Padri. Questa è la fede degli Ortodossi: questa
fede ha stabilito l’universo. Per questo, con un caloroso abbraccio, noi Le diamo
il benvenuto nella benedetta circostanza della Sua prima visita alla Città, come anche
i nostri Predecessori, i Patriarchi Ecumenici Athenagoras e Demetrios, hanno accolto
i Vostri Predecessori, i Papi Paolo VI e Giovanni Paolo II. Questi venerabili uomini
di Chiesa hanno percepito il valore inestimabile e il bisogno urgente di tali analoghi
incontri, nel cammino di riconciliazione, attraverso il dialogo dell’amore e della
verità. Per questo noi siamo qui, entrambi, come loro successori sulle Cattedre
di Roma e della Nuova Roma, ugualmente responsabili per i passi compiuti lungo il
cammino – e, ovviamente, anche per quelli non compiuti – e nel nostro comune impegno
di obbedire al comando del Signore, che i suoi discepoli “siano una cosa sola”. E’
stato con questo spirito che, per grazia di Dio, noi abbiamo ripetutamente visitato
Roma, anche due anni fa per accompagnare le reliquie dei Santi Gregorio il Teologo
e Giovanni Crisostomo, già Arcivescovi di questa Città, i cui sacri resti sono stati
generosamente restituiti a questa Cattedrale Patriarcale, dal Vostro Predecessore. Ed
è sempre con questo spirito, che abbiamo viaggiato a Roma, solo pochi mesi dopo, per
partecipare al funerale di Papa Giovanni Paolo. Noi siamo profondamente grati a
Dio perché Vostra Santità ha compiuto ora un passo simile, nel medesimo spirito. Noi
rendiamo grazie a Dio, celebrando la sua gloria ed esprimiamo anche la nostra gratitudine
a Vostra Santità, con amore fraterno. Amati Fratelli, siate benvenuti! “Benedetto
colui che viene nel nome del Signore”.“Benedetto il nome del Signore ora e sempre”.