Il Papa ha presieduto una riunione dei capi dicastero della Curia Romana per esaminare
la vicenda di mons. Milingo
(16 novembre 2006 - RV) Il Papa ha presieduto stamane in Vaticano una riunione dei
Capi Dicastero della Curia Romana per esaminare la vicenda di mons. Emmanuel Milingo,
arcivescovo emerito di Lusaka, che è incorso nella scomunica latae sententiae, cioè
automatica per aver conferito, il 24 settembre scorso a Washington, l’ordinazione
episcopale a quattro sacerdoti senza mandato pontificio. Durante l’incontro si è svolta
anche una riflessione sulle domande di dispensa dall’obbligo del celibato e sulle
domande di riammissione al ministero sacerdotale presentate da parte di sacerdoti
sposati nel corso degli anni più recenti.
Una nota della Sala Stampa vaticana
del 26 settembre scorso aveva sottolineato come la Santa Sede avesse seguito “con
viva apprensione” l’attività posta in essere da mons. Milingo “con una nuova Associazione
di sacerdoti coniugati, seminando divisione e sconcerto fra i fedeli”. “Tenuto conto
della comprensione manifestata, anche di recente, dal Successore di Pietro verso questo
anziano Pastore della Chiesa - proseguiva la nota - la Santa Sede ha atteso con vigilante
pazienza l’evolversi degli eventi, i quali, purtroppo, hanno condotto l’arcivescovo
Milingo a una condizione di irregolarità e di progressiva aperta rottura della comunione
con la Chiesa, prima con l’attentato matrimonio e poi con l’ordinazione di quattro
vescovi”. “In momenti di sofferenza ecclesiale come questo – concludeva la dichiarazione
della Sala Stampa vaticana - si intensifichi la preghiera di tutta la comunità dei
fedeli”.