Il Giappone rivendica il diritto di possedere armi nucleari
(14 novembre 2006 - RV) Il Giappone rivendica ufficialmente per la prima volta il
diritto a disporre di armamenti nucleari. In risposta a un’interrogazione scritta
alla Camera, il governo dichiara che, su un piano puramente legale, ritiene di avere
diritto a un “minimo necessario” di armi atomiche per autodifesa. Un primo passo in
tal senso era stato compiuto due settimane fa dal ‘numero due’ del governo, Yasuhisa
Shiozaki. Il documento governativo, in particolare, sostiene che la Costituzione pacifista
del dopoguerra “non necessariamente vieta al Paese di possedere armi, anche se si
tratta di armi atomiche, se sono il minimo necessario per l’autodifesa”. Sul piano
della politica estera, gli osservatori si domandano anche quanto la dichiarazione
odierna possa giovare all’imminente serie di consultazioni internazionali che il Giappone
si appresta ad avere ai massimi livelli in occasione del forum dell’APEC ad Hanoi.
Nato come convegno di cooperazione economica, il forum ha ormai assunto forti valenze
politiche per tutta la regione Asia-Pacifico e ai suoi margini è prevista tutta una
serie di incontri di primo piano, tra cui il primo faccia a faccia di Abe con il presidente
americano, Bush, e quello russo, Putin. In occasione del convegno potrebbero essere
inoltre discussi i tempi e i modi di un rilancio dei negoziati sul nucleare nordcoreano.