L’umanita’ attinga la speranza da Gesu’-Eucaristia: cosi’ il Papa al Pontificio Comitato
per i congressi eucaristici internazionali
(9 novembre 2006 - RV) Far conoscere e amare sempre meglio Gesù “nel suo Mistero eucaristico,
centro della vita della Chiesa e della sua missione per la salvezza del mondo”. E’
l’esortazione rivolta stamane da Benedetto XVI durante l’incontro con i partecipanti
alla plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali,
che ha concluso ieri a Roma i suoi lavori in vista del 49° Congresso Eucaristico Internazionale,
in programma a Québec, in Canada, nel giugno del 2008. Il servizio di Sergio Centofanti.
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deve diventare il centro della nostra vita. Benedetto XVI ribadisce quanto ha affermato
sin dall’inizio del suo pontificato che è cominciato proprio nell’Anno dell’Eucaristia.
E rileva che i Congressi eucaristici sono “una provvidenziale opportunità per mostrare
all’umanità in modo solenne “l’Eucaristia, dono di Dio per la vita del mondo”:
“E’
vero! I Congressi Eucaristici, che si tengono volta a volta in luoghi e continenti
diversi, sono sempre sorgente di rinnovamento spirituale, occasione per meglio far
conoscere la Santissima Eucaristia, che è il tesoro più prezioso lasciatoci da Gesù;
essi sono pure un incoraggiamento per la Chiesa a diffondere in ogni ambito della
società ed a testimoniare, senza esitazione, l’amore di Cristo”.
Il Papa sottolinea
ancora una volta “quanto proficua sia la riscoperta da parte di molti cristiani dell’adorazione
eucaristica”:
“Quanto bisogno ha l’odierna umanità di riscoprire nel Sacramento
eucaristico la fonte della propria speranza! Ringrazio il Signore perché molte parrocchie,
accanto alla devota celebrazione della Santa Messa, vanno educando i fedeli all’Adorazione
eucaristica ed auspico, anche in vista del prossimo Congresso Eucaristico Internazionale,
che questa pratica si diffonda sempre più”.
Il Pontefice ricorda quindi la
prossima pubblicazione della sua Esortazione post-sinodale che raccoglierà le indicazioni
emerse dall’ultimo Sinodo dei Vescovi dedicato proprio al Mistero eucaristico. Un
mistero – aveva detto l’anno scorso durante la Giornata Mondiale della Gioventù di
Colonia – in cui facciamo “l’incontro sconvolgente con l’inconcepibile grandezza di
un Dio che si è abbassato fino al punto … di darsi come cibo sull’altare”. “Non è
il potere che redime ma l’amore!” - ha affermato Benedetto XVI nell’omelia d’inizio
Pontificato – Questo è il segno di Dio”: questa è l’Eucaristia: “Il Dio che è divenuto
agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori”. *******
All’Assemblea plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali,
presieduto dal cardinale Jozef Tomko, ha preso parte anche mons. Francesco Cacucci,
arcivescovo di Bari, città dove si è svolto l’anno scorso il Congresso eucaristico
nazionale, che ha visto la presenza del Papa. Al presule, Giovanni Peduto ha chiesto
uno sguardo d’insieme su quanto è emerso dalla plenaria:
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– Innanzitutto, una riflessione sul magistero eucaristico di Benedetto XVI: è la sintesi
– per così dire – tra l’Eucaristia, Cena del Signore, e il Sacrificio, un tema caro
a Benedetto XVI, che ha ripreso durante il Sinodo dei Vescovi sull’Eucaristia dell’ottobre
2005, e poi anche una riflessione sul tema eucaristico così come si svolgerà nel prossimo
Congresso eucaristico internazionale di Québec, in Canada, nel 2008. Il cardinale
Ouellet ha presentato il testo base, sottolineando come il tema eucaristico diventa
dono di Dio per la vita del mondo. Quindi, due aspetti: l’Eucaristia come dono di
Dio e l’Eucaristia vita del mondo, con una sottolineatura per quanto concerne l’Adorazione,
a mio parere molto originale. L’Adorazione che non è soltanto, da parte degli uomini
nei confronti di Gesù, presente nelle specie eucaristiche, ma anche Adorazione che
Gesù rivolge al Padre assumendo, accogliendo, raccogliendo – per così dire – tutta
l’umanità in lui.
D. – Eccellenza, dopo il Sinodo dei Vescovi sull’Eucaristia
penso che sia viva l’attesa sul relativo documento postsinodale …
R. – L’Esortazione
apostolica post-sinodale che raccoglie tutto quanto nel Sinodo dei vescovi 2005 è
stato proposto, certamente aiuterà la Chiesa universale, in particolare la Chiesa
italiana, a considerare l’Eucaristia come mistero annunciato, celebrato e vissuto.
A mio parere, è un elemento centrale del tema eucaristico e dell’impegno per la liturgia
in Italia, quello di poter cogliere la sintesi tra la Parola di Dio, la Liturgia e
la carità, la vita. Noi viviamo queste tre dimensioni ancora separate l’una dall’altra.
Ecco perché mi permetto di richiamare quanto già nel Sinodo era stato espresso: il
cammino mistagogico, cioè l’ingresso nel mistero. I Padri prendevano per mano coloro
che avevano vissuto una celebrazione perché entrassero sempre più nel mistero, si
introducessero in modo sempre più vivo nel mistero. Allora, il cammino mistagogico
è un cammino caro alla visione di Benedetto XVI, basti considerare le sue omelie. ************