Il Papa acquista il primo bond "IFFIM" per la campagna di vaccinazioni che salverà
10 milioni di persone nei Paesi poveri
(7 novembre 2006 - RV) Benedetto XVI, attraverso il cardinale Renato Raffaele Martino,
presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, ha acquistato oggi a Londra
la prima delle obbligazioni dell’Iffim, l’International financing facility for immunisation,
per una campagna di vaccinazioni nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di un progetto
a cui aderiscono già otto Stati: oltre al Regno Unito, che l’ha promosso, ci sono
Francia, Italia, Spagna, Svezia, Norvegia, Brasile e Sudafrica. L’iniziativa dovrebbe
salvare entro il 2015 la vita di 10 milioni di persone, tra cui 5 milioni di bambini
in 72 Paesi del mondo. L’Iffim è un innovativo meccanismo finanziario volto ad accelerare
le disponibilità di fondi per il consolidamento dei sistemi sanitari delle nazioni
più povere. Chiunque potrà acquistare queste obbligazioni che sono garantite dagli
stessi governi che aderiscono all’iniziativa. Ascoltiamo in proposito il cardinale
Martino, al microfono di Giancarlo La Vella:
********** R. – E’ una
bella iniziativa che non sostituisce nessuna delle promesse che gli Stati hanno già
fatto nel 1970, quando si obbligarono a dare lo 0,7 per cento del Prodotto interno
lordo per gli aiuti allo sviluppo. Quella resta una promessa e un obbligo. Questa
è un’aggiunta a questa promessa. Chi compra queste obbligazioni riceverà gli interessi,
che saranno rimborsati alla maturità della obbligazione. Intanto, il denaro che è
stato versato dall’acquirente va immediatamente per queste iniziative di sviluppo.
Questo primo lancio servirà per la vaccinazione dei bambini e degli adulti, nei Paesi
in via di sviluppo.
D. – Come a dire che la solidarietà rimane, comunque,
il primo passo per promuovere lo sviluppo in questi Paesi più poveri…
R.
– Appunto, questo è l’intento del Papa nell’accettare di essere uno dei primi acquirenti:
promuovere una solidarietà concreta, non solo a parole. **********