2006-11-06 14:54:30

Ambiguità


Angelo Paoluzi, docente di giornalista alla Lumsa
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Se verrà confermata la sentenza di condanna a morte per Saddam Hussein, questa non aiuterà a placare la guerriglia. Se non sarà eseguita, sarà giudicata un atto di debolezza.
Il verdetto della Corte sulla fine dell'ex dittatore iracheno segna l'inizio di un momento difficilissimo per l'intera popolazione del Paese che probabilmente si sentirà sempre oggetto di una giustizia che non le appartiene fino in fondo. Lo dimostra un processo che non è stato 'limpido', come invece si può considerare quello di Norimberga.







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