Il commento di padre Rupnik al Vangelo della Domenica
In questa 30.ma Domenica del Tempo Ordinario, la Liturgia ci presenta il Vangelo in
cui un cieco, di nome Bartimèo, mendicante nei pressi della città di Gerico, al sentire
che c’è Gesù comincia a gridare verso il Signore chiedendogli di guarirlo. Gesù gli
dice:
“Va', la tua fede ti ha salvato”.
E subito riacquistò
la vista e prese a seguirlo per la strada. Su questo brano evangelico ascoltiamo il
commento del teologo gesuita, padre Marko Ivan Rupnik:
********** Il
cieco Bartimèo si trova a mendicare all’interno della Terra Promessa, perchè vive
nei pressi di Gerico, porta d’ingresso nella Terra Promessa. Questa è nominata anche
come “Regno della giustizia”. La giustizia nell’Antico Testamento viene intesa sullo
sfondo dell’esperienza del popolo eletto. Dio si è preso cura di questo popolo, quando
era ancora una piccola tribù, insignificante e sperduta. E allora la giustizia richiede
che così facciano tutti l’uno con l’altro e, soprattutto, con quelli che sono deboli,
emarginati e poveri. Nella Terra Promessa, dunque, non dovrebbe esserci posto per
i poveri, perché tutti dovrebbero avere la premura di assisterli. Ma poichè il cieco
sta mendicando, è conscio che questo “Regno della giustizia” non è vero e perciò attende
il Messia e quando sente che sta passando Cristo, Sole della giustizia, lui comincia
a gridare per prenderlo con sé. Non c’è miglior modo per incontrare Cristo che la
coscienza del bisogno della salvezza. **********