Finlandia prima per la libertà di stampa, ultima la Corea del Nord
(25 ottobre 2006 - RV) Pubblicato il rapporto di Reporter senza Frontiere sulla libertà
di stampa nel mondo. Il servizio di Amedeo Lomonaco.
La mappa del
mondo, tracciata in base all’indicatore della libertà di stampa, rompe la netta polarizzazione
tra nord e sud evidenziata, invece, da fattori economici: il quinto rapporto pubblicato
ieri da Reporter senza frontiere, che prende in esame 168 Paesi, evidenzia infatti
come alcuni Stati, “anche se molto poveri, siano particolarmente rispettosi della
libertà di espressione”. E’ questo il caso, ad esempio, di Bolivia, Benin, Ghana e
Namibia che compaiono tra le prime 40 posizioni in questa speciale classifica riferita
al 2006. L’Europa conquista i primi posti: i primi 5 Paesi dove la libertà di stampa
è maggiormente tutelata sono la Finlandia, l’Irlanda, l’Islanda, i Paesi Bassi e la
Repubblica Ceca. In questi Stati - si legge nel rapporto non è stato registrato alcun
caso di censura o di intimidazione nei confronti dei giornalisti. La Danimarca invece,
dopo il primo posto del 2005, scende al 20.mo. Dopo la vicenda delle caricature di
Maometto - spiega il dossier - alcuni giornalisti danesi sono stati messi sotto protezione
in seguito a gravi minacce. L’Italia si piazza al quarantesimo posto e gli Stati Uniti
scivolano al 53.mo: le limitazioni alle libertà civili imposte in seguito alla guerra
contro il terrorismo - si legge nel documento - minano la libertà della stampa americana.
In netto calo anche la Russia, che soffre secondo il rapporto di “una mancanza basilare
di democrazia”. La parte bassa della classifica è occupata da Paesi dove governi autoritari
e rigidi controlli imbrigliano la libertà di espressione: l’ultimo posto è della Corea
del Nord, preceduta da Turkmenistan, Eritrea, Cuba e Myanmar. **********