La rivoluzione del Nobel per la Pace Muhammad Yunus:"più sei povero, più hai diritto
a un prestito"
(15 ottobre 2006 - RV) Tra le tante manifestazioni di felicitazione, “vivi complimenti”
sono giunti al vincitore del premio Nobel per la pace 2006, Muhammad Yunus, dalla
Commissione europea che sottolinea di condividere l’idea di sviluppo del cosiddetto
“banchiere dei poveri”. Il servizio di Fausta Speranza.
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Yunus è un economista, nato 66 anni fa nella poverissima Chittagong, che per anni
ha insegnato negli Stati Uniti e oggi viene premiato per il suo progetto della Grameen
Bank, la banca del microcredito per i più poveri avviata 30 anni fa. Di fatto dal
1983 la sua 'Banca rurale' (questo il significato, in lingua bangla, del termine 'Grameen’)
funziona come qualsiasi altra banca: apre sportelli, crea utili e, fatto rilevante,
vanta un recupero di crediti pari al 98%, quanto cioè ben pochi altri istituti di
credito possono vantare. In Bangladesh ha oltre 6 milioni di clienti, opera in più
di 17.000 villaggi ed ha quasi 19.000 dipendenti. Più difficile calcolare quante -
tantissime – famiglie sono uscite dalla miseria e dalla povertà grazie al progetto
che solo qualche anno fa poteva sembrare utopistico. Scegliamo di riproporre un’intervista
realizzata con lo stesso Muhammad Yunus dal programma inglese della nostra emittente
nel 1995. Chiarisce la teoria economica su cui il Nobel per la pace ha scommesso e
testimonia come la stessa filosofia, identica negli anni, abbia tuttora ancora una
portata rivoluzionaria:
R. – PEOPLE ARE SUFFERING… Le persone soffrono,
hanno fame e vivono in un terribile caos. Quindi, ho cercato di venirne fuori. E’
un’economia alla quale non credo e che non posso insegnare ai miei studenti. Io voglio
trovare un’economia in cui credere. Lungo questo percorso ho visto le persone soffrire
per pochi soldi e ho visto quanto crescano i prestiti. Lavorano per i creditori, non
per se stessi. Penso che questo sia sbagliato. Perchè le Banche dovrebbero dare prestiti
a persone che sono già ricche? Le Banche sono costruite secondo un principio per
il quale più hai e più puoi ottenere. Se non hai niente, non ti danno niente. Persino
divertente. Ma nessuno se lo domanda. Noi solleviamo il problema e stravolgiamo la
lezione, dicendo: meno hai e più hai diritto di avere un prestito. Se non hai niente,
hai ancora più diritto. E ha funzionato. Grameen Bank non è altro che questo. Dicevano
che le donne non sapevano maneggiare i soldi. Noi abbiamo deciso di scoprirlo. Il
95 per cento dei richiedenti un prestito, in Bangladesh, sono donne e nessuno può
dire che siano ‘povere richiedenti’. Hanno fatto un lavoro eccellente. Quindi, tutte
le cose che ci sono state raccontate del sistema bancario sono state rivoltate. Con
questo voglio dire che devono essere costruite delle istituzioni che facciano affari,
non carità. Sto dicendo che il credito è un diritto umano, non che lo sia la carità.
Devono essere date delle possibilità, devono essere costruite delle istituzioni, per
dare la possibilità a tanta gente di vivere da esseri umani completi, invece di farli
vivere come degli esseri umani rinchiusi negli zoo, in cui ogni giorno si è sfamati.
Gli esseri umani non sono animali rinchiusi in uno zoo: sono persone creative e bisogna
liberare la creatività. Le persone contano. Quindi, bisogna controllare il budget
quanto vuoi, ma ricreare le istituzioni che favoriscono la povertà. La povertà non
è stata creata dai poveri: la povertà è stata creata dalle istituzioni. Quindi, dobbiamo
concentrarci su di esse e la povertà scomparirà e nessuno avrà bisogno del welfare.
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