2006-10-13 14:51:54

Benedetto XVI incoraggia i vescovi della Zambia a testimoniare “la compassione di Cristo per i poveri, i rifugiati e per tutti i sofferenti”


(13 ottobre 2006 - Rv) Le sfide pastorali della Chiesa in Zambia di fronte ai recenti profondi cambiamenti politici, sociali ed economici che hanno interessato il Paese: ne hanno parlato i vescovi africani in visita ad Limina, incontrando stamani il Papa che li incoraggiati nella loro missione di testimoniare la verità della fede. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3
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“Gioie”, “difficoltà”, “speranze”, nelle parole dei presuli della Zambia, approdata 16 anni fa, nel 1990, alla democrazia dopo la dittatura socialista. Benedetto XVI dopo aver ascoltato con attenzione la relazione del presidente della Conferenza episcopale, mons. Telesphore G. Mpundu, arcivescovo di Lusaka, ha raccomandato loro di testimoniare anzitutto “una vita di genuino amore”, mostrando “la compassione di Cristo specialmente per i poveri, per i rifugiati, per i malati e per tutti i sofferenti”, continuando pure “a proclamare la necessità dell’onestà, dell’affetto familiare, della disciplina e della fedeltà, che hanno un decisivo impatto per il benessere e la stabilità della società”. Il Papa ha quindi sollecitato i vescovi ad insegnare ai fedeli il valore e la pratica della preghiera, specie quella liturgica e cosi anche il valore delle forme popolari di pietà, e il valore dell’intercessione dei santi, in particolare di Maria. Riguardo poi i sacerdoti che possono smarrirsi “per le tante tentazioni della società contemporanea”, il Santo Padre ha insistito di “comunicare loro la gioia di servire Dio con un giusto distacco dalle cose di questo mondo”.

I vescovi dello Zambia da parte loro hanno evidenziato luci ed ombre di una giovane democrazia che oggi vede la Chiesa prendere sovente posizione ed alzare la voce in difesa dei diritti umani, della giustizia, della moralità nella vita pubblica, specie nella sfera politica. Una Chiesa alle prese con gravi problematiche sociali, che la impegna sui fronti della famiglia dell’educazione, della salute, in particolare per contrastare la diffusione dell’Aids, che colpisce quasi il 20 per cento della popolazione. Una Chiesa che s’interroga sulla formazione del clero e dei religiosi. Speciale ringraziamento i presuli africani hanno infine rivolto alla Santa Sede per “gli straordinari sforzi” compiuti per riconciliare alla Chiesa l’arcivescovo Emmanuel Milingo, dichiarandosi “estremamente addolorati per le recenti attività” del presule “che lo hanno portato a rompere con Roma”, assicurando di pregare per la sua “conversione”, ribadendo che “i fedeli nella Zambia sono uniti nella fede e sono in piena comunione” con loro e con il Papa, e cogliendo questa occasione per esprimere “amore filiale”, “lealtà e solidarietà” a Benedetto XVI.
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