Mons. Migliore all'ONU chiede un impegno deciso per finanziare lo sviluppo dei Paesi
poveri
(11 ottobre 2006 - RV) La Santa Sede chiede alla comunità internazionale un impegno
deciso per finanziare lo sviluppo dei Paesi poveri. E’ questo in sintesi quanto ha
affermato ieri l’arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore permanente vaticano
presso l’ONU, intervenendo nel contesto dei lavori della 61ª sessione dell’Assemblea
Generale in corso al Palazzo di Vetro a New York. Il presule ha messo in risalto
la sfida cruciale della “lotta contro tutte le forme di corruzione” e la necessità
di procedere verso l’attuazione di quegli accordi che mirano ad aumentare le risorse
finanziarie interne dei Paesi in via di sviluppo. A questo riguardo appaiono incoraggianti
i progressi compiuti da 70 Paesi a basso reddito. Resta preoccupante – secondo mons.
Migliore – la questione del debito estero “che ha messo in crisi molte economie per
decenni”, anche se vanno segnalate positivamente varie iniziative per la cancellazione
del debito. Il presule ha tracciato un quadro positivo dell’impegno della comunità
internazionale negli aiuti allo sviluppo, ma sottolineando la necessità di affrontare
le questioni strutturali soprattutto per quello che riguarda la creazione di un sistema
finanziario e commerciale che sia “giusto, aperto e capace di sostenere lo sviluppo”.