Pubblicato sul sito vaticano il discorso definitivo, corredato di note, del discorso
del Papa a Ratisbona
(10 ottobre 2006 - RV) E’ stato pubblicato nel sito web della Santa Sede "www.vatican.va"
il testo definitivo, corredato di note, del discorso del Papa all’Università di Ratisbona,
il 12 settembre scorso. L’intervento di Benedetto XVI, interpretato non correttamente,
aveva suscitato le proteste di una parte del mondo islamico. Il servizio di Sergio
Centofanti. *********** Era
già stato annunciato il giorno stesso della sua pubblicazione: “Di questo testo il
Santo Padre si riserva di offrire in un secondo momento una redazione fornita di note.
L’attuale stesura deve quindi considerarsi provvisoria”. Ecco ora la versione definitiva
del discorso del Papa ai rappresentanti della scienza a Ratisbona, incentrato sul
rapporto tra fede e ragione.
In particolare il Papa, intervenendo direttamente
per la quarta volta sulla questione, nella nota 3 illustra l’affermazione dell’imperatore
bizantino Manuele II Paleologo nel suo dialogo con un dotto persiano, avvenuto forse
nell’inverno del 1391: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo – aveva
detto l’imperatore - e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la
sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava".
“Questa
citazione, nel mondo musulmano – ribadisce nella nota Benedetto XVI - è stata presa
purtroppo come espressione della mia posizione personale, suscitando così una comprensibile
indignazione. Spero – prosegue il Papa - che il lettore del mio testo possa capire
immediatamente che questa frase non esprime la mia valutazione personale di fronte
al Corano, verso il quale ho il rispetto che è dovuto al libro sacro di una grande
religione. Citando il testo dell'imperatore Manuele II - aggiunge il Pontefice -
intendevo unicamente evidenziare il rapporto essenziale tra fede e ragione. In questo
punto – conclude il Papa nella nota 3 - sono d'accordo con Manuele II, senza però
far mia la sua polemica”.
Nella nota 5 il Papa illustra il brano del suo discorso
laddove dice che “L'affermazione decisiva in questa argomentazione contro la conversione
mediante la violenza è: non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”.
“Solamente per questa affermazione – sottolinea nella nota - ho citato il dialogo
tra Manuele e il suo interlocutore persiano. È in quest'affermazione – rileva - che
emerge il tema delle mie successive riflessioni”.
Riflessioni – concludiamo
noi – rivolte in particolare al mondo occidentale e alla sua autolimitazione della
ragione “a ciò che è verificabile nell’esperimento”. A Ratisbona il Papa invitava
al “coraggio di aprirsi all’ampiezza della ragione”: “solo se ragione e fede si ritrovano
unite in modo nuovo – questo era il succo del suo discorso – diventiamo capaci di
un vero dialogo delle culture e delle religioni, un dialogo – afferma Benedetto XVI
- di cui abbiamo un così urgente bisogno”. ***********