Mons. Migliore auspica progressi nel processo di riforma dell'ONU
(4 ottobre 2006 - RV) Riforma delle Nazioni Unite, armamenti, prevenzione dei conflitti,
emergenze umanitarie, aids: sono i temi a cuore della Santa Sede, evidenziati dall’arcivescovo
Celestino Migliore, Osservatore permanente presso l’ONU, nel suo intervento lunedì
scorso all’Assemblea generale. Il servizio di Roberta Gisotti
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nel processo di riforma dell’ONU, perché, “a dispetto dei progressi fatti, molto lavoro
resta da fare in diversi ambiti”: è il commento di mons. Migliore al rapporto del
segretario generale uscente, Kofi Annan, di cui ha lodato gli sforzi in tal senso.
In accordo con la sua visione generale dei problemi, in particolare sull’importanza
di prevenire i conflitti e proteggere le popolazioni, ma sottolineando “la necessità
di collegare più esplicitamente e più efficacemente le aree della sicurezza e dello
sviluppo”. “La presente mancanza di progresso nei campi dell’aiuto allo sviluppo e
della riforma del commercio – ha ammonito il presule - minaccia la sicurezza ed il
benessere di tutti”.
Il rappresentante vaticano ha poi rinnovato la condanna
“per la stagnazione dei negoziati multilaterali sul disarmo e la non proliferazione”
delle armi, raccomandando anche “strategie e programmi per ridurre la domanda di armi
e la violenza armata” . Ha quindi plaudito all’istituzione di un Fondo centralizzato
per le emergenze, incoraggiando le Nazioni Unite a svolgere “un ruolo guida nel bilanciare
l’autonomia dei soggetti della società civile con la necessità di garantire aiuto
concreto ai più vulnerabili”. Riguardo infine al dramma dell’Aids, che appare sotto
controllo solo in alcuni Paesi, l’arcivescovo Migliore ha sollecitato iniziative finalizzate
verso le Nazioni più povere e indebitate con l’estero. **********