2006-10-04 08:40:16

Alla Commissione Teologica Internazionale si discute sulla questione dei bambini morti senza battesimo


(4 ottobre 2006 - RV) Si tiene da lunedì scorso in Vaticano la Sessione Plenaria annuale della Commissione Teologica Internazionale, presieduta dal cardinale William Levada; dirige i lavori dell’assemblea il padre Luis Ladaria, segretario generale. All’ordine del giorno figura l’approfondimento di temi che da tempo costituiscono oggetto di studio della Commissione; in particolare viene discusso il progetto di Documento sul tema della sorte dei bambini morti senza Battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza. Si procederà quindi all’esame di una prima bozza di Documento circa il tema dell'identità della natura e del metodo della teologia come scientia fidei e infine si avrà un primo scambio di opinioni sul tema dell'approfondimento dei fondamenti della legge morale naturale, nella linea dell'insegnamento delle Lettere Encicliche di Giovanni Paolo II, Veritatis splendor e Fides et ratio. A padre Ladaria Giovanni Peduto ha chiesto quale sia la dottrina cattolica circa i bambini morti senza Battesimo:

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R. – Per la dottrina cattolica è un po’ difficile da dire, perché su questo argomento non c’è una definizione dogmatica. Sappiamo che durante i secoli è stata dottrina comune, ma mai definita solennemente, che questi bambini andavano nel limbo. Questa spiegazione non sembra oggi soddisfacente per tutti e per questo è stato chiesto alla Commissione Teologica Internazionale di fare uno studio su questo argomento. E noi siamo ancora in fase di studio.

D. – Come mettere insieme la volontà di Dio di salvare tutti gli esseri umani e l’unicità della mediazione di Cristo?

R. – Queste cose non sono difficili da mettere insieme, perché già nel Nuovo Testamento si trovano insieme. Se leggiamo la prima lettera a Timoteo, capitolo II, troviamo che Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e che c’è un solo Dio e un solo mediatore fra Dio e gli uomini. Dunque, le due cose vanno insieme. La volontà salvifica universale di Dio si manifesta proprio nell’universalità della mediazione di Cristo, inviato dal Padre nel mondo, per la salvezza di tutti gli uomini. Dunque, le due cose non sono per niente incompatibili; anzi, il nuovo Testamento le mette insieme.

D. – Al termine dei vostri lavori sarà pubblicato un documento oppure quando sarà pubblicato?

R. – Bene, non sono un profeta. Siamo ancora in fase di studio, ma speriamo che in breve questo documento possa vedere la luce. Non siamo ancora arrivati alla fine.
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