2006-10-01 13:03:45

Papst betet für Frieden im Irak


RealAudioMP3 Papst Benedikt XVI. hat heute für "Frieden und Eintracht" im Irak gebetet. Beim Angelusgebet in seiner Sommerresidenz Castelgandolfo erinnerte er an sein gestriges Treffen mit dem Bagdader Patriarchen Emmanuel III. Delly. "Er hat mit von der tragischen Lage erzählt, die die Bevölkerung des Irak jeden Tag aufs neue meistern muß. In diesem Land leben Christen und Moslems seit 14 Jahrhunderten als Söhne derselben Erde zusammen. Ich hoffe, dass sich dieses Band der Brüderlichkeit zwischen ihnen nicht lockert. Ich bin dem Irak geistlich nahe und bitte alle um Gebet für Frieden und Eintracht in diesem gemarterten Land."
Der Papst erinnerte auch an den morgigen UNO-Tag des Wohn- und Siedlungswesens. Menschen, die in Slums an den Rändern der immer schneller wachsenden Städte leben, haben, so Benedikt XVI., ein Recht auf würdige Lebensbedingungen.
Hier ist die Ansprache des Papstes vor und nach dem Angelusgebet im originalen Wortlaut:

"Domani si celebrerà l’annuale Giornata mondiale per l’habitat, indetta dalle Nazioni Unite e dedicata quest’anno al tema “Città, magneti di speranza”. La gestione del rapido processo di urbanizzazione, conseguenza anche della sempre più rilevante emigrazione verso le città, rappresenta uno dei più gravi problemi con cui l’umanità del XXI secolo è chiamata a confrontarsi. Esprimo il mio incoraggiamento a quanti, a livello locale e internazionale, operano affinché alle persone che abitano nelle periferie degradate siano assicurate degne condizioni di vita, la soddisfazione dei bisogni primari e la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, in particolare nell’ambito familiare e in una convivenza sociale pacifica.

Cari fratelli e sorelle,
oggi, primo giorno di ottobre, vorrei soffermarmi su due aspetti che, nella Comunità ecclesiale, caratterizzano questo mese: la preghiera del Rosario e l’impegno per le missioni. Il giorno 7, sabato prossimo, celebreremo la festa della Beata Vergine del Rosario, ed è come se, ogni anno, la Madonna ci invitasse a riscoprire la bellezza di questa preghiera, così semplice e tanto profonda. L’amato Giovanni Paolo II è stato grande apostolo del Rosario: lo ricordiamo in ginocchio con la corona tra le mani, immerso nella contemplazione di Cristo, come egli stesso ha invitato a fare con la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae. Il Rosario è preghiera contemplativa e cristocentrica, inseparabile dalla meditazione della Sacra Scrittura. E’ la preghiera del cristiano che avanza nel pellegrinaggio della fede, alla sequela di Gesù, preceduto da Maria. Vorrei invitarvi, cari fratelli e sorelle, a recitare il Rosario durante questo mese in famiglia, nelle comunità e nelle parrocchie per le intenzioni del Papa, per la missione della Chiesa e per la pace nel mondo.

Ottobre è anche il mese missionario, e nella domenica 22 celebreremo la Giornata Missionaria Mondiale. La Chiesa è per sua natura missionaria. “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,21), disse Gesù risorto agli Apostoli nel cenacolo. La missione della Chiesa è il prolungamento di quella di Cristo: recare a tutti l’amore di Dio, annunciandolo con le parole e con la concreta testimonianza della carità. Nel Messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale ho voluto presentare la carità proprio come “anima della missione”. San Paolo, l’apostolo delle genti, scriveva: “L’amore del Cristo ci spinge” (2 Cor 5,14). Possa ogni cristiano fare proprie queste parole, nella gioiosa esperienza di essere missionario dell’Amore là dove la Provvidenza lo ha posto, con umiltà e coraggio, servendo il prossimo senza secondi fini e attingendo nella preghiera la forza della carità lieta e operosa (cfr Deus caritas est, 32-39).

Patrona universale delle missioni, insieme a san Francesco Saverio, è santa Teresa di Gesù Bambino, vergine carmelitana e dottore della Chiesa, di cui proprio oggi facciamo memoria. Lei, che ha indicato come via “semplice” alla santità l’abbandono fiducioso all’amore di Dio, ci aiuti ad essere testimoni credibili del Vangelo della carità. Maria Santissima, Vergine del Rosario e Regina delle missioni, ci conduca tutti a Cristo Salvatore.





DOPO ANGELUS

Ho avuto la gioia, ieri, di incontrare Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei, il quale mi ha riferito sulla tragica realtà che deve affrontare quotidianamente la cara popolazione dell’Iraq, dove cristiani e musulmani vivono insieme da 14 secoli come figli della stessa terra. Auspico che non si allentino tra loro questi vincoli di fraternità, mentre, con i sentimenti della mia spirituale vicinanza, invito tutti ad unirsi a me nel chiedere a Dio Onnipotente il dono della pace e della concordia per quel martoriato Paese.

Domani si celebrerà l’annuale Giornata mondiale per l’habitat, indetta dalle Nazioni Unite e dedicata quest’anno al tema “Città, magneti di speranza”. La gestione del rapido processo di urbanizzazione, conseguenza anche della sempre più rilevante emigrazione verso le città, rappresenta uno dei più gravi problemi con cui l’umanità del XXI secolo è chiamata a confrontarsi. Esprimo il mio incoraggiamento a quanti, a livello locale e internazionale, operano affinché alle persone che abitano nelle periferie degradate siano assicurate degne condizioni di vita, la soddisfazione dei bisogni primari e la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, in particolare nell’ambito familiare e in una convivenza sociale pacifica.


Je vous salue cordialement, chers pèlerins francophones. L’Eucharistie dominicale est pour tout chrétien la source première de sa vie filiale avec le Père et la force pour le témoignage, afin d’annoncer aux hommes, par les actes, la Bonne Nouvelle du Salut. En ce jour où l’Église fait mémoire de saint Thérèse de Lisieux, Docteur de l’Église et patronne des missions, que le Seigneur vous accompagne sur votre route avec le Christ. Avec ma Bénédiction apostolique.

I am pleased to greet the English-speaking visitors gathered here today, including the pilgrims from Rotterdam who are celebrating the fiftieth anniversary of the foundation of their diocese. In this month of October, dedicated to the Holy Rosary, we ponder with Mary the mysteries of our salvation, and we ask the Lord to help us grow in our understanding of the marvellous things he has done for us. May God fill you with his love and may he bestow upon all those dear to you his blessings of joy and peace.

Einen frohen Gruß richte ich an alle deutschsprachigen Besucher, die heute am Angelusgebet hier in Castel Gandolfo teilnehmen. Besonders begrüße ich die Teilnehmer der ökumenischen Romwallfahrt der Rotary-Clubs aus Tübingen und Poitiers sowie die Pilger aus der Pfarrei Siegsdorf und dem Kloster Maria Eck. Liebe Freunde, am Beginn des Rosenkranzmonats Oktober lade ich euch ein, mit den Augen Marias den Weg und das Wirken Jesu zu betrachten. Wie Maria, so wollen auch wir dem Herrn immer ganz nahe sein. Seine Gnade bleibe allzeit mit euch! Einen gesegneten Sonntag!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana del Ángelus, particularmente a los jóvenes de la Obra de la Iglesia. En este mes de octubre, tradicionalmente dedicado al Santo Rosario, os invito a rezarlo con devoción y a pedir por las necesidades de la Iglesia, especialmente por quienes dedican su vida a las Misiones. Gracias.

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Dzisiaj rozpoczynamy miesiac pazdziernik – miesiac modlitwy rózancowej oraz szczególnej troski o sprawy misyjne. Niech Maryja, Królowa Rózanca Swietego uprasza ewangeliczna gorliwosc ducha dla misjonarzy oraz potrzebne laski dla was i waszych bliskich. Konczac mój pobyt w Castel Gandolfo ogarniam was moja modlitwa. Niech Bóg wam blogoslawi.
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Oggi inizia il mese di ottobre, dedicato alla preghiera mariana del Rosario ed alle iniziative in favore delle missioni. Che Maria, Regina del Rosario, interceda per lo spirito evangelico dei missionari e per le grazie necessarie a voi tutti e a tutti coloro che vi sono cari. Concludendo il mio soggiorno a Castel Gandolfo, vi abbraccio con la mia preghiera. Dio vi benedica.]

Sono lieto di accogliere il folto gruppo di dirigenti del Movimento dei Focolari, venuti dai cinque continenti. Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Borgo San Lorenzo, Bagnolo Po, Runzi, Corte Madama di Castelleone e Vigevano; come pure la Scuola “Maestre Pie Filippini” di Pescara e le associazioni presenti. Saluto inoltre i partecipanti alla “Festa dello Sportivo” organizzata dalla Conferenza Episcopale Laziale, ora riuniti nella Basilica di San Paolo e tra i quali vi sono 1.500 giovani sportivi disabili di vari Paesi europei. Nell’odierna Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, incoraggio istituzioni e associazioni di volontariato a continuare a collaborare per raggiungere questo importante obiettivo.
Oggi è l’ultima domenica del mio soggiorno estivo a Castel Gandolfo. La prossima domenica ci vediamo quindi a Roma! Al Vescovo di Albano, al Sindaco, al Parroco e a tutti voi, cari abitanti di questa bella cittadina, rinnovo il mio saluto affettuoso con un cordiale “arrivederci”. A tutti auguro una buona domenica.


Saluto del Papa ai fedeli riuniti nella Piazza all’esterno del Palazzo Apostolico:

“Cari amici,

Questa è la mia ultima domenica in Castel Gandolfo per questa estate. Spero, con l’aiuto di Dio, che ci vedremo il prossimo anno; nel frattempo vorrei dire grazie per la vostra amicizia, per la vostra ospitalità ed auguro a tutti un buona domenica e una buona settimana.

Benedicat vos Omnipotens Deus.....

Arrivederci! Grazie!"

(rv 01.10.06 sk)








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